Dopo la positiva conclusione dell’iter relativo al Golden Power, Hitrac Engineering, società romana che progetta, realizza e gestisce impianti tecnologici avanzati per ambienti critici in una vasta gamma di settori, con un focus sui data center, è passata ufficialmente sotto il controllo di CBRE Group.
L’operazione, che era stata annunciata lo scorso marzo (si veda altro articolo di BeBeez), secondo quanto risulta a BeBeez, porterà all’attuale socio di maggioranza, il fondo B4 H II di B4 Investimenti sgr, guidato da Fabrizio Baroni, alla sua prima exit, un IRR di oltre il 200%.
D’altra parte in soli due anni la società ha raddoppiato il proprio giro d’affari e triplicato l’ebitda. Hitrac ha infatti chiuso il 2022 con circa 70 milioni di euro di ricavi e un ebitda quasi doppio rispetto a quello del 2021, anno che si era chiuso con un fatturato di 49,7 milioni di euro, un ebitda di 4,8 milioni di euro e un debito finanziario netto di poco meno di 280 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente). Non solo. A fine 2022 il backlog di ordini ammontava a oltre 200 milioni di euro.
B4 aveva acquisito il 59,2% del capitale di Hitrac nell’aprile 2021 affiancando i manager-imprenditori Fabrizio Mainas e Alessandro Rocchetto (si veda altro articolo di BeBeez). Ora Mainas è stato confermato da CBRE, in ottica di contiguità gestionale, come ceo di Hitrac.
Hitrac e i suoi azionisti sono stati assistiti da Gianni & Origoni Studio Legale come legal advisor, da Gusmitta & Associati come tax e labour advisor e da PwC per gli aspetti contabili-finanziari. DLA Piper ha invece assistito CBRE.
Hitrac, fondata nel 1992, come concessionario dei servizi tecnologici di Liebert-Hiross (gruppo Emerson Network Power, oggi Vertiv, società quotata al NYSE a seguito della cessione da parte di Platinum Equity alla Spac GS Acquisition Holdings Corp, perfezionata a febbraio 2020), è diventata nel tempo operatore specializzato nelle soluzioni impiantistiche chiavi in mano per le cosiddette infrastrutture critiche, ovvero quelle la cui distruzione, interruzione o anche parziale o momentanea indisponibilità ha l’effetto di indebolire in maniera significativa l’efficienza e il funzionamento normale di un paese. Gli ambiti operativi includono sistemi di alimentazione elettrica, condizionamento d’aria, sicurezza/sorveglianza, cablaggi strutturati, switching center, impianti energetici, impianti industriali, impianti per siti militari e, soprattutto, data center.
Oggi la società impiega circa 300 dipendenti, dislocati in 4 sedi sul territorio nazionale (oltre all’headquarter di Roma, anche Milano, Udine e Firenze) e presso due società (interamente controllate) all’estero (a Panama e in Guyana Francese).
Per CBRE il business di Hitrac è estremamente importante in ottica di sviluppo in Europa della sua attività di gestione di impianti di datacenter, che a livello globale rappresenta circa un terzo dei ricavi di CBRE, ma che sinora era svolta soprattutto negli Usa e in Regno Unito. Hitrac in Italia ha per esempio costruito e gestisce gli impianti del nuovo data center di Noovle, la joint venture tra TIM e Google Cloud, da 7MW presso l’Hiperscale Data Center di Moncalieri (Torino). Ora Hitrac opererà come parte del business di CBRE Global Workplace Solutions, ampliandone significativamente la presenza e l’offerta in tutto il Paese.
Il fondo B4 H II, lanciato nel luglio 2018, aveva raccolto in totale oltre 50 milioni di euro, nell’ambito di un fundraising finalizzato nel gennaio 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). Il primo fondo, B4 Holding I, era stato strutturato invece come Sicaf, e lanciato ad aprile 2012 con un commitment complessivo che è arrivato poi a circa 30 milioni.