Enel ha confermato ieri le indiscrezioni di Repubblica circa un’offerta da parte del fondo australiano Macquarie Infrastructure Real Asset per la quota posseduta dal gruppo energetico nell’operatore tlc a banda larga Open Fiber spa.
Nel dettaglio, l’offerta è stata recapitata al Consiglio di amministrazione di Enel nella seduta del 10 giugno 2020. Si tratta di un’offerta non vincolante e riguarda tutta o parte della quota del 50% del capitale di Open Fiber posseduta da Enel (si veda qui il comunicato stampa).
OpenFiber è oggi controllata pariteticamente da Enel e Cdp Equity e già lo scorso novembre si diceva che vari fondi infrastrutturali internazionali avessero recapitato manifestazioni di interesse non solo per Open Fiber, ma anche per Flash Fiber (joint venture tra Telecom, che la controlla all’80% e Fastweb, che detiene il restante 20%) e per gli asset FTTH (Fiber to the Home, ossia fibra fino a casa) di Tim (si veda altro articolo di BeBeez). Il tutto nell’ambito di una complessa operazione con l’obiettivo di creare un unico grande player italiano nel settore della fibra ottica. L’idea, si diceva allora, sarebbe che i fondi potrebbero rilevare circa la metà di Open Fiber mentre il restante 50%, o poco sotto, potrebbe andare a Tim anche attraverso il conferimento degli asset FTTH a una newco partecipata da Tim e dai fondi.
Intanto poi lo scorso marzo Tim ha garantito un periodo di esclusiva al fondo KKR Infrastructure in qualità di partner finanziario per lo sviluppo della rete in fibra in Italia, a seguito della presentazione di una un’offerta non vincolante per l’acquisto di circa il 40% della rete secondaria fibra/rame di Tim proprio in vista dell’auspicata integrazione con Open Fiber (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto alla valutazione di Open Fiber si era parlato inizialmente di almeno 3 miliardi di euro, ma addirittura già a giugno uno studio di Mediobanca, commissionato da Enel, forniva per Open Fiber una valutazione di 8 miliardi, di cui 2 miliardi di sinergie. Quanto a Tim, secondo Reuters avrebbe valutato l’asset 5-6 miliardi. Il bilancio consolidato 2019 di Enel (pag. 250) indica per Open Fiber ricavi 2019 a quota 186 milioni di euro dai 114 milioni del 2018, mentre la quota di Open Fiber valutata con il metodo del patrimonio netto è a bilancio per 384 milioni (si veda pag. 248).
Macquarie intanto in Italia si sta giocando anche la partita Autostrade per l’Italia (si veda altro articolo di BeBeez), mentre in Australia è in corsa per le attività di Eni nel gas naturale (si veda altro articolo di BeBeez).