EOS Investment Management, la società di gestione di fondi di alternativi inglese fondata da Ciro Mongillo, attraverso il suo nuovo fondo EOS ReNewable Infrastructure Fund II, e Capital Dynamics, attraverso la sua strategia Clean Energy Infrastructure, hanno acquisito le autorizzazioni per la costruzione di tre nuovi grandi progetti in grid parity (senza incentivi statali) in Lazio, per una potenza complessiva di 87 MW, che garantiranno il fabbisogno annuo equivalente di 63 mila famiglie, con un risparmio di oltre 100mila tonnellate di CO₂ rispetto all’energia prodotta da fonti fossili (si veda qui il comunicato stampa).
EOS IM e Capital Dynamics sono stati assistiti da Gianni & Origoni in qualità di legal advisor, BDO e Ludovici Piccone & Partners per gli aspetti finanziari e fiscali, Protos in qualità di technical advisor, Van Campen Liem in qualità di legal & tax advisor per il Lussemburgo e DNV-GL sulle tematiche ESG.
Si tratta di uno dei più grandi progetti italiani di sviluppo di nuova capacità fotovoltaica in assenza di incentivi pubblici e offrirà occasione di occupazione per oltre 100 persone nella fase di costruzione, con circa 20 persone impiegate nella fase di gestione e utilizzo di risorse locali dove possibile. Gli impianti si avvarranno delle più avanzate soluzioni tecniche in grado di garantire i massimi livelli di efficienza e affidabilità e sono, inoltre, già autorizzati e predisposti per cogliere le opportunità offerte dalle più moderne tecnologie di storage. Oltretutto, questi progetti contribuiscono direttamente a 5 dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, tra cui Salute e Benessere, Energia Pulita e Accessibile, Innovazione e Infrastrutture, Città e Comunità Sostenibili e Protezione del clima.
EOS IM ha lanciato la raccolta del suo secondo fondo dedicato al settore delle energie rinnovabili, EOS ReNewable Infrastructure Fund II, lo scorso ottobre con un target di raccolta di 250 milioni di euro e un hard cap di 350 milioni e annuncerà a breve il suo primo closing attorno ai 100 milioni. Il veicolo era stato lanciato inizialmente con il nome EOS Energy Fund II Sicaf RAIF ed è stato poi ribattezzato appunto EOS ReNewable Infrastructure II. Tra gli investitori c’è per esempio Cassa Forense, che, come risulta dal bilancio 2019, si è impegnata per 20 milioni. Il fondo investirà in Europa, con particolare posizionamento in Italia, nello sviluppo di impianti nuovi in grid parity, senza sussidi e in grado di competere con le fonti tradizionali (si veda altro articolo di BeBeez).
Si tratta di una strategia ben diversa da quella condotta con il primo fondo, Energy I (ex fondo Efesto), che era invece dedicato all’acquisto di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili già in attività e distribuiti solo sul territorio italiano e che ora è giunto al momento del disinvestimento. Lo scorso novembre, infatti, il fondo ha ceduto 23 impianti fotovoltaici italiani da 17 MW a Obton, gruppo danese leader negli investimenti in tecnologie sostenibili e il più grande investitore di parchi solari nel Nord Europa. Gli impianti rappresentano una parte del portafoglio del fondo, che era composto da un totale di 57 impianti (fotovoltaico ed eolico) per un totale di 65 MW di potenza. Il portafoglio del fondo, valutato circa 250 milioni di euro, è sul mercato da inizio 2019 e nel frattempo continua a produrre reddito (si veda altro articolo di BeBeez).
Ciro Mongillo, ceo di EOS, ha commentato: “EOS IM dimostra di avere accesso a opportunità di investimento tra le più attrattive nel segmento delle rinnovabili, assicurandosi uno dei più grandi progetti in grid parity e greenfield d’Italia. Puntiamo a un approccio industriale, con una visione della finanza che guarda all’economia reale, quella che traina occupazione e sviluppo per le comunità locali. Il nostro nuovo fondo, EOS ReNewable Infrastructure Fund II, segna un’evoluzione nella nostra strategia, identificando modalità innovative di investimenti nella transizione energetica, e quindi producendo energia verde senza il ricorso a incentivi statali. Siamo grati ai nostri investitori che, con EOS IM, contribuiscono agli obiettivi del Green Deal europeo, senza impiego di risorse pubbliche che possono così essere liberate per altri ambiti di intervento a impatto ambientale”.
Giuseppe La Loggia, managing partner del team infrastrutture di EOS IM, ha aggiunto: “Questo progetto, del quale siamo molto orgogliosi, rappresenta, per dimensione e innovazione, una pietra miliare per lo sviluppo del mercato delle rinnovabili e conferma la nostra posizione leader di investitori nelle rinnovabili in grid parity, anche grazie al nostro approccio di partnership, in esclusiva, con primari sviluppatori, in Italia e all’estero, che ci permette di avere una progettualità di lungo termine. Siamo infine molto contenti di aver stabilito una collaborazione strategica con un player internazionale come Capital Dynamics, tra i leader mondiali del settore. EOS IM conferma con questa partnership la capacità di agire localmente e pensare globalmente, attraendo in Italia investitori internazionali di primaria importanza”.
Dario Bertagna, director del team europeo di Capital Dynamics Clean Energy Infrastructure, ha concluso: “Questa transazione ci posiziona saldamente come uno dei maggiori investitori in progetti di grid parity in Sud Europa, strutturati per garantire flussi di cassa prevedibili senza la necessità di tariffe incentivanti. Con accordi di cessione dell’energia prodotta a lungo termine e solidi presupposti ESG, questi tre progetti ben integrano il nostro portafoglio di investimenti in energia solare in Europa che continua a crescere sensibilmente. Siamo lieti di collaborare con EOS IM, la cui significativa conoscenza e competenza nel mercato italiano ci aiuterà ad accelerare la costruzione degli impianti, creando nuovi posti di lavoro a sostegno dell’economia locale, in particolare durante questi tempi difficili “.
Capital Dynamics Clean Energy Infrastructure gestisce investimenti in infrastrutture energetiche in ambito solare, eolico e storage per 6,6 miliardi di dollari di capitale in gestione con oltre 7,9GW di potenza installata in oltre 150 impianti negli Stati Uniti e in Europa ed è uno dei primi tre proprietari di impianti fotovoltaici al mondo. Capital Dynamics è un asset manager indipendente con presenza globale focalizzato su private asset, inclusi private equity, private credit e appunto clean energy infrastructure.
Guidata dal ceo Martin Hahn, Capital Dynamics è stata fondata nel 1999, ma la sua storia risale al 1988, quando Westport Private Equity, predecessore di Capital Dynamics, ha iniziato l’attività Birmingham, nel Regno Unito. Oggi gestisce oltre 17 miliardi di dollari ed è presente anche a New York, Londra, Zugo, Tokyo, Hong Kong, San Francisco, Monaco, Birmingham, Dubai e Seoul. Nato come operatore di private equity specializzato nella gestione di fondi di fondi e di fondi di coinvestimento, negli ultimi otto anni Capital Dynamics ha ampliato la sua attività a investimenti diversi dal private equity. In particolare nel 2010 è stata lanciata la piattaforma di investimenti in infrastrutture per l’energia pulita e nel settore delle energie rinnovabili. Nel 2017 è stata avviata una piattaforma di investimento di credito con focus il mid-market. Nel luglio 2018 la società ha ampliato il proprio business delle infrastrutture energetiche includendo l’investimento in credito e ha rilevato il 100% di Advanced Capital sgr, la società di gestione milanese di fondi di fondi di private equity fondata nel 2004 da Robert J. Tomei (si veda altro articolo di BeBeez) poi mancato il mese dopo (si veda altro articolo di BeBeez).