![Il titolo Moncler a Piazza Affari](https://bebeez.it/files/2019/03/Schermata-2019-03-21-alle-06.40.59-1024x565.png)
Il fondo francese Eurazeo ha azzerato la sua partecipazione in Moncler, la griffe dei piumini quotata a Piazza Affari. Nel dettaglio, il fondo ha ceduto le rimanenti 12.199.626 azioni, pari al 4,8% del capitale, a un prezzo di 36,5 euro per azione, incassando in totale circa 445 milioni di euro. La cessione è avvenuta attraverso un accelerated bookbuilding a investitori istituzionali (si veda qui il comunicato stampa).
Nella sua nota Eurazeo sottolinea che il suo investimento in Moncler, che è durato otto anni, ha generato nel complesso un guadagno di 1,4 miliardi di euro, pari a un multiplo di 4,8 volte il capitale investito e a un IRR annuo del 43%. In quest’ultima operazione di cessione di quote, il multiplo sul capitale investito è stato di circa 10 volte.
La conseguenza è stata che le azioni Moncler ieri hanno chiuso a 36,40 euro, in calo dell’1,75%, mettendo a segno la performance peggiore sull’indice FTSE MIB.”La notizia non è una sorpresa, ma non escludiamo una certa debolezza del prezzo delle azioni nel breve termine”, hanno commentato gli analisti di Mediobanca.
Moncler è quotata a Piazza Affari dal dicembre 2013 (si veda altro articolo di BeBeez) e Eurazeo vi aveva investito nel giugno 2011 con una quota del 45% sulla base di un equity value complessivo di 930 milioni di euro (418 milioni quindi l’esborso di Eurazeo), corrispondente a una valutazione di 1,2 miliardi, pari a 12 volte l’ebitda del 2010 che era stato di 102 euro (si veda qui la presentazione agli analisti). Eurazeo si era quindi affiancata nel capitale di Moncler al fondatore e amministratore delegato Remo Ruffini (32%), al fondo Carlyle (18%) e al fondo Progressio Investimenti (5%). Carlyle a sua volta aveva inizialmente investito in Moncler nel 2008, rilevando parte della quota che aveva allora Mittel insieme a Progressio (si veda qui il comunicato stampa di allora).
In fase di collocamento l’offerta era stata coperta 30 volte e il prezzo era stato fissato a 10,2 euro per azione, il massimo del range previsto, portando quindi l’enterprise a value a 2,6 miliardi di euro, ossia 15 volte l’ebitda 2012 (170 milioni di euro). In quell’occasione era stato venduto sul mercato il 30,7% del capitale per 783 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa di allora), con Eurazeo che era scesa al 23,33%, Carlyle al 7,13% e Progressio all’1,26%.
Eurazeo ha poi iniziato a vendere gradualmente la sua quota residua in Moncler. La prima tranche pari al 7,8% del capitale è stata venduta a maggio 2015 (si veda qui il comunicato stampa), mentre l’ultima vendita prima dell’uscita definitiva dal capital risale a ottobre 2017 e ha riguardato una quota del 3,34% della griffe a 24,48 euro per azione, pari a 208 milioni di euro, per proventi netti di 188 milioni (si veda qui il comunicato stampa).
Nell’agosto 2013 anche Tamburi Investment Partners in club deal con investitori privati era entrato indirettamente nel capitale di Moncler, con l’acquisizione del 14% della holding Ruffini Partecipazioni srl (si veda altro articolo di BeBeez). Nella sua lettera agli azionisti dello scorso 14 marzo, Gianni Tamburi precisa che nei primi mesi del 2018 TIP ha ridotto di circa un terzo la sua quota indiretta in Moncler, visto l’outlook di mercato non incoraggiante nei primi mesi del 2018, ma aggiunge che “in ogni caso il cospicuo pacchetto ancora nel portafoglio TIP a fine 2018 ci consente di continuare a beneficiare del successo di questa fantastica azienda e della capacità di Remo Ruffini e del suo team di allargare – seppur garbatamente ed in modo ben ponderato – la gamma dei prodotti, di continuare ad aprire punti vendita (sempre spettacolari) in aree che meritano una presenza diretta e, al contempo, di riuscire a mantenere una redditività mostruosamente elevata: oltre 500 milioni di ebitda con, un margine operativo lordo del 35% sui ricavi, nel 2018”.
Fondata nel 1952 in Francia, a Monestier-de-Clermont, Moncler nel 2003 è stata rilevata da Remo Ruffini, che da allora ha messo in atto la strategia del “piumino globale”, focalizzandosi sulla vestibilità e sui materiali per esplicitare sempre più l’anima universale di Moncler e i suoi molteplici utilizzi in ogni momento della quotidianità.Oggi l’offerta dei prodotti a marchio Moncler comprende le collezioni d’alta moda, Gamme Rouge e Gamme Bleu, la collezione Grenoble, con capi sportivi e tecnici dall’alto contenuto stilistico, gli Special Projects, dal design innovativo e frutto di collaborazioni ad hoc con stilisti d’avanguardia, e la collezione Main, la più conosciuta e diffusa. Moncler vale oggi quattro volte il prezzo di 10,2 euro al quale era avvenuta l’Ipo per lo sbarco a Piazza Affari e capitalizza 9 miliardi di euro.