La cordata Euronext-Cdp Equity (Gruppo Cdp), alleata con Intesa Sanpaolo, ha ottenuto da London Stock Exchange Group (LSEG) l’esclusiva nella trattativa sulla vendita di Borsa Italiana (si vedano qui il comunicato stampa di London Stock Exchange e qui quello di Euronext). Il gruppo londinese ha precisato che la vendita di Borsa Italiana dipenderà anche dall’esito della seconda fase di revisione dell’operazione di fusione tra LSE e l’information provider Refinitiv (si veda altro articolo di BeBeez).
L’acquisizione sarebbe finanziata da Cdp ed Euronext attraverso un mix di: disponibilità di cassa esistente, nuovo debito e nuovo capitale proprio sotto forma di aumento di capitale riservato a Cdp Equity e Intesa Sanpaolo.
La combinazione tra Euronext e Borsa Italiana creerebbe un operatore di primo piano nei mercati dei capitali dell’Europa continentale. Euronext precisa che “l’Italia, attraverso Borsa Italiana, diventerebbe il maggiore contributore di ricavi del gruppo Euronext allargato. In quanto nuovo grande Paese del modello federale di Euronext, l’Italia sarebbe rappresentata a livello di gruppo nella governance di Euronext da rappresentanti italiani, dagli azionisti di riferimento, dal Consiglio di sorveglianza, dal Consiglio di gestione e dal Collegio dei regolatori che supervisionano le attività del gruppo Euronext”.
In caso di esito positivo della trattativa, Cdp Equity e Intesa si unirebbero agli azionisti di riferimento di Euronext tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato. La Consob inoltre sarebbe invitata a far parte del Collegio dei regolatori di Euronext. Inoltre, l’ad di Borsa Italiana entrerebbe a far parte del Cda di Euronext e l’ad di MTA farebbe parte del Cda allargato. Le principali attività e le funzioni centrali del nuovo gruppo avranno sede a Milano e Roma.
Lo scorso 11 settembre erano arrivate altre due offerte vincolanti oltre a quella di Euronext-Cdp: una da Deutsche Borse e l’altra da Six, che controlla le borse di Zurigo e Madrid (si veda altro articolo di BeBeez).
Il London Stock Exchange aveva confermato il 31 luglio scorso che stava ragionando su un’ipotesi di vendita di tutta Borsa Italiana o della controllata MTS. L’operazione su Borsa Italiana, però, è ben più importante rispetto a quella sulla sola MTS. Quest’ultima, infatti, è valutata 600 milioni di euro e in vendita c’è solo la quota del 62,5% che fa capo a Borsa spa, mentre l’intera Borsa Italiana è valutata 3,3-4 miliardi (si veda altro articolo di BeBeez).