Venerdì 4 luglio Favini ha depositato presso Borsa Italiana la domanda di ammissione al listino e ha fatto richiesta a Consob di approvazione del prospetto informativo (scarica qui il comunicato).
La società veneta è leader mondiale nell’ideazione e realizzazione di supporti release, ossia stampi creativi e tecnici impiegati nei processi di produzione di ecopelle e altri materiali sintetici, nonché tra le aziende di riferimento a livello mondiale nella realizzazione di specialità grafiche per il packaging di lusso.
Favini nel 2013 ha registrato vendite lorde pro forma consolidate per 161,9 milioni (dai 119,2 milioni del 2012) e un margine operativo lordo di 16,6 milioni (da 9,9 milioni 2012).
La società è stata rilevata a inizio 2009 da un concordato fallimentare presso il Tribunale di Bassano del Grappa dal fondo Orlando Italy Management, che oggi controlla il 62% del capitale, affiancato dal fondo Crédit Agricole Capital Investissement&Finance (21%), dalla società chimica Lacim srl, che fa capo alle famiglie Maganzini e Callagaro (13%) e dal management (4%).
Come già anticipato da BeBeez (si veda altro articolo di BeBeez), l’offerta, che punta a raccogliere nuove risorse per finanziare acquisizioni, consisterà per metà di un aumento di capitale e per l’altra metà nella vendita delle azioni in portafoglio ai vecchi azionisti. Il flottante rappresenterà la maggioranza del capitale.
L’offerta consisterà esclusivamente in un collocamento riservato a investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali all’estero. Sponsor dell’operazione sarà Intermonte sim che agirà anche in qualità joint global coordinator insieme a Banca Imi. Per Il Favini, Finer srl è Advisor finanziario mentre lo studio legale d’Urso, Gatti e Bianchi è l’advisor legale, Reconta Ernst&Young è la società di revisione e Dla Piper è Advisor legale delle banche.