È stato rinnovato ieri l’accordo di collaborazione tra Fondo Italiano d’Investimento sgr e Fondo Europeo per gli Investimenti, (s veda qui il post su Linkedin di FII sgr), che segue i precedenti accordi siglati tra Fondo Italiano e FEI nel 2011, nel 2014 (si veda altro articolo di BeBeez) e nel 2019 (si veda altro articolo di BeBeez) e destinati ad attività di sourcing, screening e investimento in fondi di private capital italiani.
Il nuovo Protocollo di cooperazione è stato sottoscritto ieri in Lussemburgo alla presenza di Gelsomina Vigliotti, vicepresidente di Banca Europea degli Investimenti; Roger Havenith, deputy chief executive di FEI; e Davide Bertone, amministratore delegato di FII sgr.
L’accordo di coinvestimento con il Fondo Italiano firmato del 2011 si riferiva inizialmente a un impegno di 100 milioni di euro per ciascuna delle due istituzioni, ma quell’obiettivo è stato poi ampiamente superato: in poco più di tre anni di attività, infatti, FII e FEI hanno investito congiuntamente in 10 fondi, per un ammontare complessivo di 520 milioni, di cui 370 milioni in sette fondi di private equity e i restanti capitali in tre fondi di venture capital e di cui il FEI ha sottoscritto un ammontare totale di 295 milioni. L’accordo del 2014 aveva previsto a sua volta un investimento complessivo di un totale di risorse di 500-600 milioni da investire in nuovi fondi di private equity, di venture capital, di private debt e al fianco di business angel. E alla fine ha portato a ulteriori investimenti congiunti per 580 milioni in 12 fondi. Infine l’accordo del 2019 era finalizzato al coinvestimento in iniziative di private equity, venture capital e private debt, aventi l’obiettivo di supportare lo sviluppo delle piccole e medie imprese italiane e la nascita di start up innovative e ha portato nuovi coinvestimenti per quasi un miliardo di euro in 15 nuovi fondi. Nel complesso, quindi, stiamo parlando di accordi che hanno dato vita a coinvestimenti in un totale di 37 fondi per quasi 2,1 miliardi di euro.
Il nuovo accordo prevede, in particolare, lo scambio di informazioni tra le due realtà, per perseguire obiettivi di investimento, la cooperazione nella negoziazione con i fondi target e l’ampliamento della collaborazione anche agli investimenti in fondi di impact investing ad alto impatto sociale e ambientale, oltre che agli investimenti in fondi di private equity e private debt già previsti negli accordi precedenti. Questo anche a seguito del recente lancio da parte di FII sgr del suo primo fondo di fondi di impact investing (si veda altro articolo di BeBeez).
Nata nel 2010 su iniziativa del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), FII sgr ha visto entrare nell’azionariato lo scorso marzo Banco BPM (3,25%), BPER Banca (3,25%), Fondazione Enpam (5%) e Fondazione Enpaia (5%), mentre nel contempo è uscita dalla compagine Confindustria (che aveva il 3,5%) con CDP che è scesa dal 68% al 55%. Intesa Sanpaolo e UniCredit hanno invece mantenuto le rispettive partecipazioni del 12,5% già detenute in precedenza e anche ABI ha mantenuto la sua quota del 3,5% (si veda altro articolo di BeBeez).