Friulia, la finanziaria della Regione Friuli-Venezia Giulia, nei giorni scorsi ha investito 8 milioni di euro in Bioman, parte di Finam Group con sede a Maniago in provincia di Pordenone (si veda qui il comunicato stampa). Bioman è nata nel 2005 per iniziativa dell’imprenditore Angelo Mandato, che ha reso possibile l’aggregazione di diverse amministrazioni pubbliche per realizzare un impianto di trattamento della frazione biodegradabile dei rifiuti urbani che nel tempo è diventato un vero e proprio punto di riferimento a livello nazionale. Dal 2012 si occupa anche di biogas che viene trasformato in energia elettrica grazie ad impianti di cogenerazione appositamente realizzati.
Nel dettaglio, l’operazione prevede un aumento di capitale complessivo di 4 milioni di euro ed un finanziamento fino a 4 milioni di euro della durata di 6 anni. Lo scopo è quello di supportare l’impresa nel proprio progetto di potenziamento degli impianti per la valorizzazione del rifiuto organico, in particolare per la produzione di biocarburante avanzato
Federica Seganti, presidente di Friulia, aveva dichiarato: “Come ho spesso sottolineato, ritengo sia fondamentale supportare le imprese che favoriscono la crescita del territorio e quelle che contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale. Per questo motivo Friulia ha deciso di sostenere Bioman, una rilevante realtà del settore che si occupa del trattamento e della riqualificazione dei rifiuti. La produzione di rifiuto organico è una naturale conseguenza della vita quotidiana di chiunque, Bioman con il proprio lavoro contribuisce a diminuire l’effetto sull’ambiente di ognuno trasformando gli scarti in energia elettrica, arricchendo il proprio operato di una valenza in un certo senso sociale. Il piano di sviluppo su cui puntano è significativo non solo a livello territoriale ma anche o a livello nazionale, perché contribuisce a mantenere il nostro Paese al terzo posto in Europa per quantità di frazione organica urbana trattata.”
Attualmente Bioman tratta quasi 300.000 ton/anno di umido e verde da raccolta differenziata, producendo circa 32 milioni di kWh/anno e 40.000 t/anno di compost. L’azienda, nel proprio progetto di espansione, oltre ad un piccolo incremento dei quantitativi di rifiuti in ingresso ha già ottenuto l’autorizzazione alla produzione di circa 3.000 m3/h di biometano da destinare ad autotrazione, l’autorizzazione alla produzione ed alla vendita della Co2 liquida da destinare al settore alimentare, oltre che i permessi amministrativi a costruire e gestire un distributore di biometano per alimentare la flotta di mezzi per la raccolta dei rifiuti. Il piano industriale 2020-2022 comprende investimenti complessivi per 36,6 milioni di euro finalizzati al completamento di 4 impianti di digestione anaerobica, di raffinazione del metano, al potenziamento dell’impianto di depurazione liquidi e all’ampliamento dell’area compost (con la realizzazione di una stazione di raffinatura dello stesso). Si prevede inoltre la realizzazione di 2 linee per il recupero di CO2 con 4 serbatoi di stoccaggio la cui liquefazione permetterà la successiva vendita ad utenze industriali ed il rinnovo del parco mezzi ed attrezzature. La continua crescita dell’incremento di volume dei rifiuti trattati e della produzione e vendita di energia elettrica ha avuto effetti positivi anche sul fronte del bilancio, con i ricavi di vendita che negli ultimi anni sono passati dai 31,5 milioni di euro del 2014 ai 45 milioni di euro del 2019.
Lo scorso ottobre Friulia aveva partecipato al round di iotty, startup produttrice di soluzioni di design per la smart home (si veda altro articolo di BeBeez), mentre nel giugno scorso ha investito 200 mila euro nel piano di rilancio della newco Self Group, azienda di Rivignano Teor (Udine) attiva nella progettazione e produzione di stampi di alluminio e attrezzature per lo stampaggio di materie plastiche e compositi (si veda altro articolo di BeBeez). Tra le partecipate di Friulia rientrano anche: Pugnale & Nyleve, società che disegna, produce e commercializza occhiali nel segmento lusso, sia per conto proprio sia in qualità di licenziataria di terze parti (si veda altro articolo di BeBeez); Biolab, azienda di Gorizia che produce e commercializza prodotti biologici (si veda altro articolo di BeBeez); Venchiaredo, società della provincia di Pordenone specializzata nella produzione di stracchino (si veda altro articolo di BeBeez); Videe, tra i leader in Italia nei servizi legati alla produzione e al broadcasting televisivo (si veda altro articolo di BeBeez); Bio4dreams, il primo incubatore italiano dedicato alle scienze della vita, in coinvestimento con Isa (si veda altro articolo di BeBeez); Friulchem, società farmaceutica quotata all’Aim Italia che nel marzo scorso ha acquisito in aumento di capitale riservato il 13% del produttore americano di farmaci veterinari Pharmabbie Inc, sottoscrivendo 781.250 azioni per 1,5 milioni di dollari (si veda altro articolo di BeBeez); Econviene, e-commerce italiano di prodotti per la salute e la bellezza a “zero spreco” che ha condotto una campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe (si veda altro articolo di BeBeez).