FVS sgr, la società di gestione di Veneto Sviluppo, la finanziaria regionale del Veneto, ha annunciato nei giorni scorsi l’acquisizione del 100% della società vicentina Comem, in partnership con Veneto Sviluppo e con l’operatore industriale asiatico Faxolif Industries. I tre soggetti investiranno 15 milioni di euro. A vendere è stata Abb Power Grids Italy, parte del gruppo multinazionale Hitachi Abb Power Grids (si veda qui Nordesteconomia). Si è trattato dell’ultimo investimento del Fondo Sviluppo Pmi, che ha così investito tutta la sua dotazione di 50 milioni di euro.
Comem, fondata nel 1962 a Montebello Vicentino, si è affermata nel corso degli anni quale leader a livello globale nei componenti per trasformatori elettrici e dispositivi di sicurezza sviluppando una nuova linea di prodotti altamente tecnologici. Ovvero in grado di controllare e far funzionare la produzione e distribuzione di energia in modo intelligente. Oggi impiega 110 addetti ed esporta il 90% dei propri ricavi, pari a circa 25 milioni di euro.
Intanto è in fase avanzata di raccolta il nuovo fondo di private equity di Il Fondo Sviluppo Pmi 2, lanciato la scorsa primavera (si veda altro articolo di BeBeez), potrebbe anche superare l’obiettivo dei 75 milioni e arrivare a raccogliere 100 milioni di euro. Lo ha detto il presidente di Veneto Sviluppo, Fabrizio Spagna, a MF Milano Finanza, precisando che il fondo è promosso in partnership al 50% con la Federazione delle Bcc. La raccolta si dovrebbe chiudere nel primo trimestre 2021.
Sul fronte del private equity, “abbiamo bisogno di un nuovo fondo e infatti siamo in avanzata fase di fundraising. Abbiamo già parecchi commitment e abbiamo un obiettivo di raccolta intorno a 75 milioni, che potrebbero diventare anche 100”, ha spiegato infatti Spagna.Il fondo come noto investirà in quote di minoranza di pmi del Triveneto (Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia), con ticket superiori rispetto al fondo precedente: passeranno da 3-7 milioni a ben 10 milioni.
Il presidente di Veneto Sviluppo ha sottolineato anche che la sfida nel lungo termine “è far leva sui protocolli che abbiamo attivato assieme ad AMCO per cercare di favorire l’m&a e livello territoriale. Oggi soltanto lo 0,8% di imprese venete supera i 50 milioni di fatturato, dunque dobbiamo favorire la crescita dimensionale attraverso aggregazioni”, ha sottolineato Spagna. Lo scoro luglio, infatti, Veneto Sviluppo e AMCO hanno siglato un accordo per supportare le aziende venete meritevoli che versano in una situazione di difficoltà finanziaria e attualmente debitrici di AMCO (si veda altro articolo di BeBeez). Le posizioni debitorie sono Utp che facevano capo originariamente a Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Nell’ambito della partnership siglata, Veneto Sviluppo ricoprirà il ruolo di facilitatore nella gestione degli Utp in gestione ad Amco, facendo leva sulla profonda conoscenza del tessuto produttivo veneto e sul network di relazioni regionali, in modo da supportare le aziende a ripagare il debito nei tempi e nelle modalità che non ne compromettano la continuità aziendale.
Alla fine dello scorso marzo il Fondo Sviluppo Pmi ha ceduto a Panasonic la sua quota del 43% di Exor International, leader nel campo dell’automazione industriale con soluzioni proprietarie ed è all’avanguardia nell’ambito delle applicazioni Hardware-Software dell’Industria 4.0 e dell’Internet of Things (si veda altro articolo di BeBeez). Il restante 57% è rimasto nelle mani del presidente Fausto Gastaldin, di Giuseppe Pace (amministratore delegato) e di Claudio Ambra (responsabile tecnico). FVS, però, non è uscito di scena, perché nel frattempo, nel dicembre 2019, ha investito nella holding che con cui il management detiene le quote di Exor. Nell’ottobre 2019, invece, il fondo aveva annunciato il suo primo disinvestimento, relativo alla sua partecipazione in Partners Associates, gruppo di Udine specializzato nell’Ict, il cui capitale è stato interamente acquisito da Retelit Digital Services, controllata dal gruppo italiano di servizi dati e infrastrutture Retelit,(si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione si è poi perfezionata lo scorso gennaio (si veda qui il comunicato stampa).
Tra gli altri investimenti del fondo ricordiamo inoltre che a fine 2018 ha comprato il 49% del capitale di LG spa, la nuova holding socio unico di La Gastronomica srl, società padovana specializzata nella produzione e distribuzione di gastronomia per la ristorazione collettiva (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’ottobre 2018 il fondo aveva invece acquisito il 30% del capitale del Gruppo Cib Unigas spa di Campodarsego (Padova), società specializzata nella produzione di bruciatori, destinati oltre che alle medie e piccole potenze anche alle centrali termiche per applicazioni industriali di grandi potenze, ospedali, industrie ed impianti di riscaldamento di interi quartieri (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che, sempre lo scorso maggio, Veneto Sviluppo ha annunciato l’avvio della seconda fase del Fondo Veneto Minibond, gestito in questo caso direttamente dal bilancio di Veneto Sviluppo, che aumenterà la sua provvista fino a 48,5 milioni di euro rispetto ai 24 milioni di euro della dotazione originaria, il tutto sempre in partnership con la Federazione Veneta delle BCC. La fase 2 del fondo prevede un ulteriore investimento di Veneto Sviluppo, che porta a 20 milioni l’impegno complessivo della finanziaria regionale su questo strumento (si veda altro articolo di BeBeez).
Veneto Sviluppo è uno degli investitori monitorati da BeBeez Private Data.
Scopri qui come abbonarti alla versione C0mbo,
che include anche i Report e le Insight View di BeBeez News Premium 12 mesi,
a soli 110 euro al mese