Giochi Preziosi potrebbe quotarsi in Borsa entro fine aprile-inizio maggio 2020. Lo riferisce Il Sole 24 Ore, secondo cui la scorsa settimana si sarebbe tenuto un incontro tra la società e gli analisti e le banche del consorzio, in cui rientrano: Barclays, Banca Imi, Banca Akros, Jefferies e Rothschild. L’obiettivo sarebbe un’offerta mista: in parte di vendita e in parte in aumento di capitale, sul 48% circa del gruppo.
Di ipo per Giochi Preziosi si parla da tempo. In particolare nella primavera 2019 il progetto era stato fermato perché Preziosi era in trattative per acquisire la spagnola Famosa Toys e l’italiana Trudi (si veda altro articolo di BeBeez); entrambe le operazioni sono poi state portate a termine a cavallo dell’estate 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). L’anno scorso si parlava di un’ipo con un flottante del 40-45% ed era già stato dato l’incarico ai global coordinator Banca Imi e Banca Akros per l’Italia e Jefferies e Barclays per l’estero, mentre Rothschild era stato scelto come advisor finanziario. Già si diceva che l’operazione sarebbe stata mista: in maggioranza un’offerta pubblica di vendita, ma in parte anche un’offerta pubblica di sottoscrizione di nuove azioni, per raccogliere risorse per la crescita.
Giochi Preziosi ha chiuso il 2018 con circa 500 milioni di euro di ricavi e un ebitda di 63 milioni. Il suo business è stagionale: il 60% delle vendite avviene infatti tra ottobre e dicembre, ossia prima di Natale. Nelle scorse settimane anche il Vaticano, ha investito in Giochi Preziosi. L’operazione è stata effettuata attraverso Centurion Global Sicav, che ha investito in New Deal srl, una newco di Enrico Preziosi, alla quale l’imprenditore ha trasferito l’11,7% del capitale del Gruppo Giochi Preziosi. Gli altri azionisti della Sicav, che ha in gestione 70 milioni di euro, sono un ex dirigente del Casinò di Campione, Lucio Barresi, amico di Preziosi, e a una società del Lussemburgo riconducibile a Enzo Filippini, un finanziere con base a Malta e che ha un passato come capo della tesoreria della Banca della Svizzera Italiana. Centurion possiede il 18,5% di New Deal, il che vuol dire il 2,1% di Giochi Preziosi, che è stato pagato 13 milioni, per una valorizzazione complessiva del gruppo, quindi, di 619 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).