Sono Bank of America, JP Morgan e Mediobanca i joint global co-ordinator selezionati dal fondo Permira per la prossima possibile quotazione di Golden Goose, marchio di sneaker di lusso di cui il private equity aveva acquisito il controllo da Carlyle, nel 2020, per circa 1,3 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo ha scritto martedì il Financial Times citando come fonte “cinque persone a conoscenza della decisione”. La voce è stata confermata a BeBeez da una delle banche coinvolte nel deal, cui potrebbero aggiungersi altri operatori in ruoli chiave di quest’operazione “che valuterebbe la società circa tre miliardi di euro”. Secondo quanto risulta a BeBeez, ed è stato scritto dal quotidiano londinese, sarebbe Lazard l’advisor selezionato per affiancare Permira nel processo di IPO, che potrebbe portare Golden Goose “a quotarsi nella prima metà del 2024”. Le stesse fonti, comunque, hanno specificato che “i piani potrebbero ancora essere modificati”. Il consulente legale sarebbe Latham&Watkins secondo Il Sole 24 Ore che, ieri, ha citato le stesse banche come soggetti coinvolti nell’operazione.
E’ più di un anno ormai che fra gli addetti ai lavori circolano rumour relativi alla possibile quotazione dell’azienda. Se ne parlava a giugno scorso, per esempio, quando si erano diffuse voci relative ad una possibile valutazione di 2,5 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez) e, ancora prima, a marzo 2022, quando si ipotizzava che il New York Stock Exchange fosse un possibile mercato per lo sbarco in borsa (si veda qui altro articolo di BeBeez).
Golden Goose è stata fondata a Venezia 23 anni fa ed il suo capitale, oltre che da Permira, è detenuto, come secondo azionista, dall’attuale CEO, Silvio Campara e anche, per una quota di minoranza, da Carlyle, che aveva acquisito l’azienda nel febbraio 2017 tramite i fondi Carlyle Europe Partners IV e Carlyle Asia Growth Partners V (si veda altro articolo di BeBeez). Era stata propro Carlyle a guidarne l’espansione negli Stati Uniti e in Cina.
A vendere, per un equity value di 400 milioni di euro, era stato un pool di investitori guidato dal fondo Ergon Capital Partners III (c’era anche DVR Capital). Quest’ultimo, a maggio 2015, aveva a sua volta acquisito la maggioranza di Golden Goose (si veda altro articolo di BeBeez) dai fondatori della società, Alessandro Gallo e Francesca Rinaldo, e dai fondi di Riello Investimenti sgr e dell’allora Dgpa sgr (oggi Syle Capital sgr).
Il valore fissato da Permira per la società presieduta da Maureen Chiquet, ex global ceo di Chanel dal 2003 al 2016, si basa su conti raddoppiati rispetto ai tempi pre-Covid con ricavi 2022 di 501 milioni (+30% dal 2021 e +80% dal 2020) e un ebitda rettificato di 131 milioni, così come riportato nel comunicato di FitchRatings dello scorso 1° giugno, con il quale l’agenzia di rating riferiva di aver alzato il rating corporate di Golden Goose a B+ (allineandolo a quello assegnato al bond senior secured da 480 milioni), sottolineando proprio il fatto che l’ebitda 2022 è in sostanza quasi raddoppiato rispetto a quello del 2020 (si veda qui il comunicato stampa).
La tendenza alla crescita dei fondamentali è continuata anche nei primi nove mesi di quest’anno – comunicati al mercato il 23 novembre – con un fatturato netto di 421 milioni di euro, in aumento del 19% rispetto allo stesso periodo del 2022 e del 60% rispetto al 2021, e con una redditività in continua crescita (ebitda al 34,8%). I ricavi netti relativi al terzo trimestre sono stati pari a 144,6 milioni di euro, in aumento del 16% anno su anno, mentre l’ebitda rettificato è cresciuto del 18% anno su anno.
Nel periodo, “la leva finanziaria è scesa a 2,6x, nonostante l’insourcing recente della supply chain”, spiegava la nota diffusa dalla società riferendosi all’operazione di acquisizione del 100% del Calzaturificio Sirio srl – Gruppo Benigno, uno dei suoi fornitori di calzature di lusso, portata a termine questo mese, di cui Golden Goose già nel 2022 aveva acquisito una quota di minoranza del 30%. Circa un anno prima la società veneziana aveva acquisito un altro fornitore di rilievo, la leccese Italian Fashion Team – IFT, specializzata nella produzione e distribuzione di calzature di alta gamma (si veda altro articolo di BeBeez).