TBS (Ital TBS Telematic & Biomedical Services spa), la società quotata all’Aim Italia, che progetta e gestisce servizi in outsourcing di ingegneria clinica e di Ict, finirà a far parte del gruppo Pantheon, uno dei principali operatori a livello europeo nei servizi integrati di gestione delle apparecchiature medicali delle strutture sanitarie, nato nel 2014 dall’aggregazione di Asteral Ltd con Mesa Group Holdings GmbH, entrambe controllate dai fondi Permira. Da allora il gruppo è cresciuto successivamente con ulteriori 11 acquisizioni in Europa e negli Stati Uniti. Quella di Tbs è quindi la quattordicesima acquisizione in tre anni condotta dal gruppo (si veda qui il comunicato stampa).
Il veicolo Double 2 spa che ha lanciato infatti l’opa su TBS e che a oggi, al termine dell’opa, controlla il 95,43% del capitale della società italiana (si veda altro articolo di BeBeez) è a sua volta controllato da Double 1, il cui capitale è detenuto da Panthelux che fa riferimento appunto ai fondi Permira per il 90,37% e per il 9,63% da soggetti che ricoprono o hanno ricoperto ruoli manageriali all’interno del gruppo Pantheon. A seguito della combinazione con TBS, il fatturato del Gruppo Pantheon raggiungerà circa 400 milioni di euro a fine 2017, con un ebitda stimato pari a circa 60 milioni.
Il Gruppo Pantheon, guidato dal ceo Alessandro Dogliani, è attivo in 15 Paesi, all’interno dei quali gestisce più di 475 mila apparecchiature biomediche per oltre 650 strutture sanitarie che supporta con la sua rete logistica pan-europea in Italia (Rodano), in Polonia e in Regno Unito.
Da parte sua, TBS è presente in 21 Paesi, si avvale di circa 2.400 addetti, conta più di 20 centri di competenza specialistici e di oltre 300 laboratori on site collegati a oltre 1.000 ospedali ed enti pubblici e privati. Con sede nell’Area Science Park di Trieste, nel 2016 ha registrato ricavi consolidati per 200,3 milioni di euro (da 192,9 milioni nel 2015), un ebitda di 21,3 milioni (da 19,6 milioni), un utile netto di 2,7 milioni (in linea con il 2015) e un debito finanziario netto di 67 milioni (da 84,5 milioni).
L’acquisizione di TBS rappresenta un importante tassello nella strategia di consolidamento di Pantheon. Il gruppo si pone quale polo di aggregazione in un’ottica di sviluppo globale, accorpando e promuovendo competenze, professionalità e specializzazioni nel settore delle tecnologie biomedicali, della diagnostica per immagini e nella gestione delle apparecchiature medicali che costituiscano eccellenze sul mercato. Pantheon intende proseguire nel processo di espansione già avviato dal management, mirato al rafforzamento della presenza nei mercati esistenti e all’ingresso in nuove aree geografiche.
La sede di Trieste di TBS diverrà un “centro di eccellenza” per le attività di ricerca e sviluppo del gruppo integrato, non solo nelle attuali tecnologie biomedicali, ma anche per la nuova frontiera di confluenza con l’IT e l’ICT. Il Gruppo Pantheon si avvarrà pertanto delle risorse di TBS per continuare ad innovare le attività di clinical engineeringe le soluzioni integrate di ICT, con l’obiettivo di sviluppare sistemi sempre più avanzati nella gestione dei big data e dei dati clinici mantenendo e consolidando anche le collaborazioni di TBS con primarie Università e Istituti di Ricerca Internazionali, che rappresentano eccellenze nel campo della bioingegneria e dell’innovazione tecnologica.
Pantheon e i fondi Permira sono stati assistiti sul piano finanziario da Ubs e UniCredit , su quello legale da Giliberti Triscornia e Associat, per l’accountig da E&Y, per gli aspetti fiscali da Maisto e Associati e per gli aspetti legali del finanziamento a supporto dell’acquisizione da Freshfields Bruckhaus Deringer.