di Salvatore Bruno e Goiuliano Castagneto
Armònia sgr ha siglato, per conto del fondo Armònia Italy, un accordo vincolante per l’acquisto della maggioranza (85%) di Riva e Mariani Group spa, tra le principali realtà italiane dell’impiantistica industriale. A seguti dell’accordo avrà l’85% della Società, mentre la restante quota resterà iin capo alle famiglie fondatrici (si veda qui il comunicato stampa di Armònia).
Nell’operazione, finanziata da Crédit Agricole, Armònia è stata assistita da Linklaters (advisor legale), Oliver Wyman(business advisor) e Deloitte (per la due diligence). Per i venditori l’operazione è stata seguita da FAI – Futuro All’Impresa in veste di advisor finanziario e Gianni & Origoni per gli aspetti legali.
L’operazione ha l’obiettivo di sostenere la crescita del gruppo in Italia e all’estero, nel rispetto dei migliori standard in materia di sostenibilità ambientale e risparmio energetico, anche tramite aggregazioni di ulteriori realtà di eccellenza.
Riva svolge attività multi specialistiche con un’alta specializzazione nelle coibentazioni termoacustiche e criogeniche, verniciature industriali, opere provvisionali, sistemi traccianti elettrici, bonifiche da contaminanti e tossico nocivi con particolare riferimento all’amianto, consulenza in materia di riduzione della dispersione termica a vantaggio dell’efficienza degli impianti e concomitante riduzione delle emissioni di gas serra.
Con oltre 85 anni di esperienza nazionale ed internazionale nei settori energetico, chimico, petrolchimico, petrolifero, della raffinazione – sia in campo onshore che offshore – Riva rappresenta un punto di riferimento per i servizimulti specialistici industriali sia relativamente alle fasi di costruzione che di manutenzione che decommissioning degli impiantiindustriali e dei grandi complessi civili.
L’azienda ha chiuso il 2020 con un fatturato di 50,2 milioni di euro, un ebitda di 3,3 milioni e una posizione finanziaria netta in sostanziale parità (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Roberto Quercione e Alberto Forbiti, rispettivamente amministratore delegato e presidente del gruppo, hanno commentato: “L’ingresso di Armònia nel capitale è un’opportunità di crescita e sviluppo che permetterà di ampliare la gamma di servizi offerti e cogliere le opportunità di espansione anche all’estero”.
Alessandro Grimaldi,amministratore delegato di Armònia, ha aggiunto: “L’acquisizione di Riva e Mariani, è il settimo investimento di Armònia Italy, che conferma una strategia d’investimento, focalizzata sulla costruzione di partnership con gli imprenditori finalizzate alla creazione di valore anche tramite la crescita per acquisizioni”
Armònia Italy Fund conta partecipazioni di controllo in Alberto Aspesi (moda), Estendo (servizi di assistenza post vendita nel settore degli elettrodomestici), BioDue (nutraceutica), Arrigoni (reti e protezioni per le colture nel mondo agricolo) e Induplast (packaging cosmetico) e una quota di minoranza in GSA (servizi antincendio).
Ricordiamo che Arrigoni, il cui 70% è in portafoglio ad Armònia dall’agosto 2020 (si veda altro articolo di BeBeez), a gennaio di quest’anno ha annunciato l’acquisizione di Lirsa, produttrice di attrezzature per uso agricolo e industriale, realizzate mediante trasformazione di materie plastiche (si veda altro articolo di BeBeez).
Lirsa, fondata nel 1958, ha sede a Caserta e prima dell’accordo con Arrigoni è appartenuta a Maria Iervolino (15,33%) e a Vincenzo, Marco, Enrico e Simone Scudieri (ciascuno con il 12%). La società, che si occupa della produzione di pellicole plastiche per l’agricoltura, biodegradabili, per l’imballaggio industriale e per usi speciali e generici, ha chiuso il 2020 con 27,6 milioni di euro di ricavi, 7,3 milioni di ebitda e liquidità netta per 16,3 milioni (si veda qui il report Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Arrigoni nel 2016 ha anche acquisito la concorrente vicentina Artes Politecnica. La società ha chiuso il 2020 con 31,5 milioni di euro di ricavi consolidati, un ebitda di 5,3 milioni e un debito finanziario netto di poco più di 600 mila euro (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Lo scorso marzo, il Fondo Cresci al Sud, gestito da Invitalia e dedicato alle pmi del Sud Italia, ha acquisito il 31,85% del capitale di Lirsa (si veda altro articolo di BeBeez e qui il comunicato stampa), affiancando così nel capitale Arrigoni.
Armònia sgr è società di private equity fondata nel 2015 dall’imprenditore farmaceutico Luca Rovati, da Sigieri Diaz della Vittoria Pallavicini, da Alessandro Grimaldi (ex senior partner e cofondatore di Clessidra sgr, da anni vicino alla famiglia Diaz), da Francesco Chiappetta (ex capo dell’ufficio legale di Pirelli e avvocato di fiducia di Marco Tronchetti Provera) e Fabrizio Di Amato, presidente di Maire Tecnimont. A giugno dello scorso anno Manuel Catalano, ex di Morgan Stanley e Clessidra, è entrato in Armonia sgr come vicepresidente (si veda altro articolo di BeBeez).
A luglio 2021, Eurizon Capital sgr (gruppo Intesa Sanpaolo), attraverso i due fondi Eurizon ITEᴙ (fondo d’investimento alternativo chiuso riservato, dedicato a investitori istituzionali) ed Eurizon ITEᴙ ELTIF (fondo d’investimento alternativo chiuso non riservato, dedicato a investitori retail), ha rilevato il 70% del capitale della società italiana prevenzione incendi GSA da Armonia Italy Fund e dall’azionista di minoranza e ceo Alessandro Pedone, che hanno entrambi reinvestito in GSA, il primo al 12% e il secondo al 18% (si veda altro articolo di BeBeez).
II fondi Eurizon ITEᴙ, istituiti nel 2020 da Pramerica sgr, sono confluiti in Eurizon Capital sgr a seguito dell’incorporazione della prima nella seconda.