Il Fondo Italiano Tecnologia e Crescita (FITEC), gestito da Fondo Italiano d’Investimento sgr (FII sgr), ha investito in aumento di capitale 7,5 milioni di euro per una quota di minoranza in Friem spa, società produttrice di tecnologia per transizione energetica, con un ruolo centrale nella filiera dell’idrogeno verde (si veda qui il comunicato stampa).
Fondata da Angelo Pagliai nel 1950, Friem (acronimo per Fabbrica Raddrizzatori Impianti Elettrici Milanese) è oggi leader mondiale nel mercato power converter per impianti di grande potenza. La famiglia Carnelli-Pagliai, oggi alla terza generazione con la presidenza di Orietta Pagliai, figlia del fondatore, e la guida operativa dei nipoti Lorenzo e Fabrizio Carnelli, dal 2016 ha esteso le attività e migliorato i risultati
raggiungendo oltre 30 milioni di euro di fatturato (di cui oltre il 90% realizzato all’estero), dopo aver chiuso il 2020 con 29,9 milioni di ricavi, un ebitda di 384 mila euro e liquidità netta per 2,1 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). L’azienda impiega oltre 100 dipendenti tra le sedi di Segrate e le filiali in Brasile e negli Stati Uniti.
Tra i principali clienti di Friem figurano primari gruppi industriali italiani ed esteri tra cui De Nora, Enel ed Eni, oltre ad Alcoa, ThyssenKrupp e Glencore. Nella transizione energetica, FRIEM ha una posizione centrale nella catena del valore nella produzione di idrogeno attraverso elettrolisi, sia nel processo Power to Gas sia in
quello Gas to Power. Il gruppo è formato dalla capogruppo Friem spa. con sede a Segrate (Milano), e da due filiali con sede negli Stati Uniti (Friem America Ltd), in Brasile (Friem Latam Eireli) e una sede commerciale in Indonesia.
Lorenzo Carnelli, ceo di Friem, ha commentato: “È per noi motivo di grande orgoglio e forte motivazione avere il Fondo Italiano di Investimento al nostro fianco. Negli ultimi cinque anni la nostra crescita è stata costante e da oggi possiamo cogliere gli sviluppi del mercato dell’idrogeno verde, un mercato con attese di crescita molto interessantI stimate, a livello globale, dagli attuali 70 milioni di dollari a oltre 1 miliardo già nel 2030″.
Claudio Catania, senior partner di FITEC, che a valle dell’operazione entrerà nel Consiglio di amministrazione della società, ha aggiunto: Siamo orgogliosi di affiancare FRIEM nell’ulteriore sviluppo, con le risorse e le capacità di tutta la squadra di FITEC. Aaccelerare la crescita organica e tramite acquisizioni di un’eccellenza italiana è un impegno per i nostri investitori e per il Paese, specie in un momento in cui lo sviluppo di filiere attive nella transizione energetica è quantomai fondamentale”.