E’ stato firmato nella tarda serata di venerdì 4 ottobre l’accordo vincolante in base al quale il Fondo Strategico Italiano acquisirà da Finmeccanica e dal fondo First Reserve l’84,55% di Ansaldo Energia con l’impegno ad acquisire il restante 15% nel 2017. Il mangement, invece, non parteciperà all’operazione e resterà con lo 0,45% del capitale. Lo hanno annunciato il FSI e Finmeccanica con un comunicato congiunto, che precisa anche che “il FSI si impegnerà quindi nella ricerca di partner industriali che consentano di accelerare la crescita di Ansaldo Energia nei mercati internazionali. In ogni caso, il Fondo deterrà in Ansaldo Energia una partecipazione stabile, ancorché non maggioritaria, e tale da mantenere il controllo sulle scelte strategiche dell’azienda”. Non solo. Il comunicato precisa che l’amministratore delegato di Finmeccanica, Alessandro Pansa, ha rassegnato le dimissioni dal Consiglio di Amministrazione del Fondo precedentemente all’avvio dell’esame dell’operazione Ansaldo.
Infine, il comunicato accenna anche al fatto che con il FSI sia stato anche firmato un accordo non vincolante per la cessione delle controllate nel settore ferroviario. Nel dettaglio, l’FSI si impegna ad acquisire la minoranza di Ansaldo Sts e Ansaldo Breda (solo la parte in attivo, che nel frattempo sarà stata scorporata), nel momento in cui FSI troverà un coinvestitore industriale che acquisterà la maggioranza.
Tornando ad Ansaldo Energia, l’operazione è stata condotta sulla base di un enterprise value di Ansaldo Energia di poco superiore al miliardo di euro, pari a 7,2 volte l’ebitda del 2013, previsto a quota 141 milioni, dai 153 milioni del 2012, a fronte di un fatturato stimato a 1,3 miliardi, in linea con il 2012, in presenza di un debito finanziario netto di 300 milioni (dai 272 milioni del 2012). Per l’84,55% del gruppo l’FSI pagherà 657 milioni di equity e successivamente, per il restante 15%, altri 116,5 milioni più il pagamento di una componente variabile di prezzo (earn out) fino a 130 milioni di euro, legata al raggiungimento di alcuni target di redditività di Ansaldo Energia fissati tra il 2014 e il 2016.
L’accordo per l’operazione su Ansaldo Energia, il cui closing è atteso entro il prossimo dicembre, arriva quindi a un anno dal primo tentativo fatto dal FSI di organizzare una cordata con il gruppo Camozzi per il 38% del gruppo, in contrasto all’offerta per il 100% del capitale messa sul piatto da Siemens. Allora, però, se da un lato la proposta di Siemens non era stata accettata per mantenere italiano il business, dall’altro Finmeccanica aveva detto no anche al FSI e ai suoi alleati perché l’offerta era solo per una minoranza.
Finmeccanica è stata assistita da Banca Imi sul fronte finanziario. Il FSI è stato invece assistito da Lazard sul piano finanziario e dallo studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners per gli aspetti legali, ma a dare l’idea dell’investimento all’amministratore delegato del FSI, Maurizio Tamagnini, è stato Angelo Rampinelli Rota, vecchio e noto avvocato di Brescia, consigliere indipendente di Gas Plus spa.
Il FSI è ora già in trattative con potenziali acquirenti esteri ai quali cedere la maggioranza del capitale. Nel dettaglio ci sono stati contatti con 6 diversi soggetti industriali e al momento in pole position ci sarebbero un gruppo dell’estermo oriente (verosimilente Doosan) e uno americano.
Ansaldo Energia sviluppa e produce turbine a gas, un prodotto basato su una tecnologia di alto livello che, oltre all’Italia, solo altre quattro nazioni al mondo possiedono (Siemens in Germania, General Electric negli Stati Uniti, Alstom in Francia e Mitsubishi in Giappone), dà lavoro a 3.400 dipendenti ed è a capo di una numerosa filiera di piccole e medie imprese. Si stima che solo l’acquisto di componenti da fornitori italiani garantisca un’occupazione a 10.000 lavoratori nelle aziende dell’indotto. Inoltre, l’azienda, con le sue capacità di offrire a livello internazionale centrali termoelettriche chiavi in mano (EPC), si pone a traino di importanti imprese italiane fornitrici di sottosistemi di centrale (caldaie, sistemi di raffreddamento, componenti elettromeccanici, etc).