Passerà al gruppo Calzedonia, leader nel settore fashion retail per il mercato dell’intimo, della calzetteria e del beachwear, il controllo di Cantiere del Pardo, che progetta e produce barche a vela e a motore ed è proprietario dei marchi Grand Soleil Yachts, Pardo Yachtse VanDutch (si veda qui il comunicato stampa).
Al closing dell’operazione, prevista per il prossimo ottobre, il fondo WIsequity V, gestito da WIse Equity sgr, uscirà dal capitale, mentre i manager e soci storici della società, Fabio Planamente e Gigi Servidati, manterranno una quota di minoranza.
Ricordiamo che il fondo di WIse aveva acquisito il 57% del capitale di Cantiere del Pardo all’inizio di dicembre 2020. A vendere erano stati Planamente e Servidati, che detenevano il 100% del gruppo dal management buyout dell’ottobre 2018, e che in quell’occasione erano scesi al 40%, con un 20% ciascuno (si veda altro articolo di BeBeez). Sino alla scorsa primavera Wise stava ancora immaginando un’ipo per il gruppo, quando i mercati si fossero stabilizzati. Lo aveva detto Michele Semenzato, managing partner dell’sgr, intervenendo a Milano a un convegno sulla nautica (si veda altro articolo di BeBeez). Le cose, poi, come visto sono andate diversamente.
Secondo quanto risulta a BeBeez, l’operazione coinvolgerà Banco BPM e Muzinich sgr, con quest’ultima che è gestore sia del Fondo di Credito Diversificato per le Imprese – Fondo Parallelo, istituito dalla stessa sgr, sia del Fondo 8A+ Real Italy ELTIF, istituito da 8A+ Investimenti sgr. La banca e i due fondi hanno infatti finanziato tempo fa per 23 milioni di euro la società, il cui intero capitale sociale è oggi a garanzia del finanziamento.
Gli advisor del gruppo Calzedonia per l’operazione sono Mediobanca, in qualità di advisor finanziario, Studio Legale Cinti & Associati per i temi legali, KPMG per le attività di due diligence finanziaria, contabile e fiscale. Wise Equity è stata supportata nell’operazione da Cassiopea Partners come advisor finanziario, Simmons & Simmons per i temi legali e Spada & Partners per quelli contabili/fiscali.
Fondato nel 1986, il gruppo Calzedonia è controllato al 78,7% dal fondatore Sandro Veronesi (attraverso la sua De La Costa srl) e partecipato al 15% da Nadia Grassi e, con il 2,1% ciascuno, da Federico, Marcello e Matteo Veronesi. Il gruppo ha chiuso il bilancio 2022 con poco più di 3 miliardi di euro di ricavi, un ebitda di 798 milioni e liquidità netta per 89,3 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Il gruppo controlla Calzedonia spa (che a sua volta controlla anche i brand dell’intimo Intimissimi e Tezenis, quello di cachemere Falconieri e quello delle enoteche SIgnorvino), Atelier Emé srl, Antonio Marras e Dorama Filatura cardata. La sola Calzedonia spa ha chiuso il 2022 con 2,25 miliardi di euro di ricavi netti, 222,5 milioni di ebitda e liquidità netta per 147,6 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Con l’acquisizione di Cantiere del Pardo, Calzedonia amplia così le sue attività nell’ambito delle eccellenze italiane. Il fondatore e presidente del gruppo Calzedonia Sandro Veronesi ha commentato: “Negli anni abbiamo dimostrato di saper crescere costantemente. Partita come un’azienda che si occupava solo di un prodotto, si è sviluppata in un gruppo attivo in molti mercati e con molti marchi. A realtà consolidate da tempo come Calzedonia, Intimissimi e Tezenis si sono aggiunti successi recenti come Intimissimi Uomo, Falconeri, Signorvino e Atelier Emè. Nuove sfide sono ora Antonio Marras e Cantiere del Pardo. Fattori comuni sono un amore tipicamente italiano per il prodotto, assieme a forti investimenti in produzione, distribuzione e comunicazione. Sono convinto che anche Cantiere del Pardo, che è già un’eccellenza nel suo settore, troverà grandi opportunità di crescita dalla condivisione di risorse, conoscenze e persone del nostro gruppo”.
Quanto a Cantiere del Pardo, fondato nel 1973, da allora ha varato oltre cinque mila imbarcazioni con il marchio Grand Soleil e più recentemente, con i marchi Pardo Yachts e VanDutch. È riconosciuto come uno dei migliori produttori di yacht di lusso al mondo, grazie alla sua storia e tradizione, alle profonde conoscenze progettuali e costruttive e al design dei suoi modelli.
La società è significativamente cresciuta dall’arrivo di Wise Equity come investitore nel 2020, sia nei ricavi sia nella strutturazione societaria. In particolare, il successo della linea di barche a motori Pardo Yachts, ideata internamente e sviluppata con la collaborazione di prestigiosi studi di progettazione, può essere considerato uno dei maggiori successi nella storia recente della nautica mondiale vista la crescita significativa dall’introduzione del primo modello nel 2017 fino alla previsione di vendita di oltre 150 yacht nell’ultimo anno. La società ha chiuso il 2021 con 71,4 mln di ricavi, 15,2 mln di ebitda e debito finanziario netto per 13,35 mln (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Michele Semenzato, founding partner di Wise Equity, ha commentato: “CdP è un fantastico esempio di eccellenza in un settore dove il nostro Paese detiene un ruolo di leadership. Sotto la guida di Servidati e Planamente l’azienda si è profondamente evoluta rispetto a quella in cui avevamo investito. Il nome Cantiere del Pardo e i marchi da esso rappresentato sono tra i brand più prestigiosi della nautica mondiale; la struttura manageriale è cresciuta e si è significativamente rafforzata; la gamma modelli è stata considerevolmente estesa e la capacità produttiva è raddoppiata”.
Gigi Servidati, presidente di Cantiere del Pardo, ha dichiarato: “L’acquisizione del Cantiere del Pardo da parte del Gruppo Calzedonia rappresenta per tutti noi motivo di orgoglio e soddisfazione e, soprattutto, uno stimolo a perseguire con rinnovato entusiasmo nel percorso di crescita avviato in collaborazione con il fondo Wise. L’esperienza imprenditoriale e le capacità organizzative del gruppo Calzedonia saranno fondamentali per affrontare con fiducia e consapevolezza la sfida di una piena realizzazione degli obiettivi strategici di ampliamento della gamma, ottimizzazione dei processi organizzativi e dei progetti di internazionalizzazione a cui lavoriamo da anni per affermare sempre di più Cantiere del Pardo come realtà di assoluta eccellenza in uno dei settori più importanti del Made in Italy”.
Fabio Planamente, ad di Cantiere del Pardo, ha aggiunto: “Un nuovo capitolo della lunga storia di Cantiere del Pardo e dei suoi successi si apre con l’acquisizione da parte del Gruppo Calzedonia. Grazie al prezioso contributo portato dal fondo Wise nel percorso di crescita del cantiere, siamo oggi ancora più motivati e convinti nell’affrontare le prossime sfide e tutti i nuovi progetti, potendo contare su un solido gruppo italiano e dalle comprovate capacità imprenditoriali, che porterà Cantiere del Pardo e i suoi brand ad affermarsi sempre di più nel panorama della nautica mondiale, come eccellenza del Made in Italy”.
Ricordiamo che i manager Servidati e Planamente, tramite il veicolo Gifa Holding, nel 2018 avevano sottoscritto un aumento di capitale da 5 milioni di euro, mentre la famiglia Trevisani (la stessa che controllava la Trevi Finanziaria Industriale, quotata a Piazza Affari, attiva nel campo delle perforazioni del sottosuolo e in crisi da tempo) si era diluita di conseguenza, pur restando azionista di minoranza, così come Andrea Amadori, altro socio di minoranza della società (si veda altro articolo di BeBeez). Nel 2018 la famiglia Trevisani era poi uscita dalla compagine societaria.
Cantiere del Pardo era entrato nell’orbita della famiglia Trevisani nel novembre 2014, quando la famiglia lo aveva rilevato in situazione critica dal gruppo tedesco Bavaria Yachtbau, controllato dai fondi Anchorage Advisors e Oaktree Capital (si veda altro articolo di BeBeez). Sotto la nuova realtà era confluito anche il marchio Sly Yachts, già di proprietà della famiglia dal 2010. L’investimento si dice fosse stato all’epoca di 7 milioni di euro, più parziali accolli di debiti che la società aveva con banche e fornitori.
Bavaria Yachtbau a sua volta aveva acquisito il controllo della società italiana insieme al cantiere francese Dufour nel 2010, ma poi aveva deciso di concentrarsi esclusivamente sul marchio tedesco Bavaria, sostanzialmente non curandosi più dello sviluppo dei due marchi. A vendere Cantiere del Pardo a Bavaria era stato Rhone capital, che a sua volta aveva acquistato il 70% del Cantiere del Pardo e Grand Soleil dalla holding International Sailing Boats del fondatore Giuseppe Giuliani Ricci, dai manger e da altri investitori. L’investimento da parte di Rhone capital si era rivelato complicato già a fine 2008, quando la società aveva dovuto deliberare una ricapitalizzazione da 20 milioni e rinegoziare il debito, ma nel 2009 e 2010 le cose sono andate peggio e a quel punto Rhone Capital non ha più voluto versare nuova finanza e ha venduto a Bavaria. Successivamente il produttore italiano di yacht era finito in stress finanziario ed era iniziata la ricerca di un cavaliere bianco, così in soccorso nel 2014 era arrivata la famiglia Trevisani.
Nel dicembre 2017 Cantiere del Pardo ha quotato un minibond da 200 mila euro all’ExtraMot Pro, strttrato dall’advisor Frigiolini & Partners Merchant, poi scaduto nel settembre 2018 e rifinanziato in anticipo a inizio agosto 2018 da un prestito da 300 mila euro incassato tramite la piattaforma di lending Lendix (oggi October). Quel prestito era stato sottoscritto per il 71% da investitori istituzionali riuniti nel veicolo di investimento raccolto da October nel gennaio 2018 (si veda altro articolo di BeBeez).
Con l’arrivo del gruppo Calzedonia, Cantiere del Pardo punta ora a perseguire la crescita internazionale e lo sviluppo di nuovi modelli, con ancora più attenzione alla qualità e all’eccellenza del servizio sia per la rete distributiva sia per il cliente finale. CdP continuerà a investire nella sostenibilità, innovazione e ricerca e sviluppo.
Marco Carletto, ad del gruppo Calzedonia, ha commentato: “Iniziamo con entusiasmo e passione questa nuova avventura imprenditoriale. Siamo sicuri che partendo dalla base di eccellenza già presente in CdP, nelle sue maestranze e nei suoi manager, potremo contribuire in modo significativo a consolidare questa storia di successo italiana. Voglio ringraziare tutte le persone, tra cui i nostri colleghi in Calzedonia, che hanno contribuito alla preparazione di questo deal”.