Wise Equity, tramite il fondo Wisequity V, ha rilevato il 60% del capitale di Cantiere del Pardo, gruppo italiano operante nella produzione e commercializzazione di barche a vela e a motore e proprietario dei marchi Grand Soleil Yachts, Pardo Yachts e VanDutch. A vendere sono stati gli azionisti Luigi Servidati e Fabio Planamente, manager storici dell’azienda che detenevano il 100% del gruppo dal management buyout dell’ottobre 2018 e che ora sono scesi al 40% (si veda qui il comunicato stampa).
La notizia della cessione del 60% del cantiere nautico era attesa: nel novembre scorso Wise aveva infatti spuntato l’esclusiva nella trattativa (si veda altro articolo di BeBeez). La vendita della maggioranza di Cantiere del Pardo era trapelata fin dal giugno scorso (si veda altro articolo di BeBeez).
La cessione del 60% del cantiere nautico è stata seguita dal partner di Wise Equity, Michele Semenzato, e dall’investment manager Bruno Barago. Wise Equity è stata assistita nell’operazione da Cassiopea Partners (advisor finanziario), Simmons & Simmons (consulente legale), Studio Spada Partners per la due diligence fiscale e la strutturazione del deal, KPMG per la due diligence contabile. Gli azionisti di Cantiere del Pardo sono stati affiancati dall’advisor Mediobanca e dallo Studio Legale Musumeci.
Cantiere del Pardo vanta un giro d’affari di 50 milioni di euro: l’80% è generato dalle barche a motore e il 20% da quelle a vela. L’ebitda è di 7 milioni di euro. E’ uno dei marchi più riconosciuti a livello internazionale nel segmento 30-60 piedi. Nel giugno scorso Cantieri del Pardo aveva acquisito il marchio olandese VanDutch: l’acquisizione potrebbe contribuire con altri 20-30 milioni di fatturato con sinergie importanti negli Usa. La produzione di tutti i modelli VanDutch avrà luogo presso la storica sede del Cantiere del Pardo e andrà a incrementare la produzione già importante del cantiere di Forlì. Quest’ultimo contribuirà da subito allo sviluppo del marchio e alla progettazione e realizzazione di nuovi prodotti con metodo, visione e investimenti. Nel 2021 è previsto il lancio di tre nuovi modelli.
La rotta tracciata per i prossimi anni, durante i quali l’attuale management resterà saldamente al timone del Cantiere, è continuare a investire sia nell’offerta di barche a vela sia nello sviluppo del segmento a motore. Gli obiettivi, in coerenza con quanto fatto nella storia di Cantiere del Pardo, sono di rafforzare la leadership nel segmento 30-80 piedi e valutare le opportunità di espansione in altri segmenti, continuando a perseguire il connubio di eleganza, prestazioni e comodità. Inoltre, saranno prese in considerazione altre opportunità di crescita per linee esterne, acquisendo altri marchi complementari e sinergici con l’attuale offerta di Cantiere del Pardo, alla stregua di quanto fatto con il marchio VanDutch.
Michele Semenzato, partner fondatore di Wise Equity, ha dichiarato: “Cantiere del Pardo rappresenta una storia di grandissimo successo in un settore in cui l’Italia ha una forte tradizione e una leadership mondiale. Siamo felici di poter affiancare un management team eccellente, autore di un incredibile turnaround del cantiere. I progetti futuri comprendono lo sviluppo sia del segmento vela che del segmento motore. Nella vela il Cantiere ha una grandissima tradizione costruita sull’assoluta attenzione alla progettazione, al design e alla qualità costruttiva, elementi che andranno non solo mantenuti, ma rafforzati e posti alla base del percorso futuro. Nel motore, la strada è appena iniziata, ma sono già arrivate molte soddisfazioni e l’obiettivo è proseguire nel cammino tracciato”.
Fabio Planamente, amministratore delegato del Cantiere, ha affermato: “Nella decisione di aprire il capitale per dotare la società di ulteriori risorse per lo sviluppo, abbiamo prestato una forte attenzione alla scelta del partner. Abbiamo trovato in Wise Equity il partner che cercavamo, non solo per la loro ventennale esperienza nell’accompagnare medie aziende italiane nel loro percorso di crescita e internazionalizzazione, ma anche per la loro sensibilità industriale che siamo sicuri ci permetterà di avere un interlocutore sensibile alle peculiarità del nostro settore”.
Gigi Servidati, presidente di Cantiere del Pardo, ha aggiunto: “L’ingresso del nuovo azionista Wise Equity ha per noi un’importanza strategica fondamentale per assicurarci un’accelerazione nella crescita e il raggiungimento dei molti ambiziosi obiettivi che ci siamo posti. Questo per noi significa avere le forze e le risorse per lo sviluppo di nuovi modelli innovativi, sia a vela che a motore, che vadano a soddisfare le esigenze di armatori che ci seguono da anni e che vedono nel nostro Cantiere un’eccellenza. Avere le risorse per diminuire il time to market dei nostri modelli premia le aspettative di coloro che da anni credono nella forza dei nostri premium brand: Grand Soleil Yachts, Pardo Yachts e recentemente VanDutch”.
Ricordiamo che i manager Servidati e Planamente, tramite il veicolo Gifa Holding, nel 2018 avevano sottoscritto un aumento di capitale da 5 milioni di euro, mentre la famiglia Trevisani (la stessa che controllava la Trevi Finanziaria Industriale, quotata a Piazza Affari, attiva nel campo delle perforazioni del sottosuolo e in crisi da tempo) si era diluita di conseguenza, pur restando azionista di minoranza, così come Andrea Amadori, altro socio di minoranza della società (si veda altro articolo di BeBeez). Nel 2018 la famiglia Trevisani era poi uscita dalla compagine societaria.
Cantiere del Pardo era entrato nell’orbita della famiglia Trevisani nel novembre 2014, quando la famiglia lo aveva rilevato in situazione critica dal gruppo tedesco Bavaria Yachtbau, controllato dai fondi Anchorage Advisors e Oaktree Capital (si veda altro articolo di BeBeez). Sotto la nuova realtà era confluito anche il marchio Sly Yachts, già di proprietà della famiglia dal 2010. L’investimento si dice fosse stato all’epoca di 7 milioni di euro, più parziali accolli di debiti che la società aveva con banche e fornitori.
Bavaria Yachtbau a sua volta aveva acquisito il controllo della società italiana insieme al cantiere francese Dufour nel 2010, ma poi aveva deciso di concentrarsi esclusivamente sul marchio tedesco Bavaria, sostanzialmente non curandosi più dello sviluppo dei due marchi. A vendere Cantiere del Pardo a Bavaria era stato Rhone capital, che a sua volta aveva acquistato il 70% del Cantiere del Pardo e Grand Soleil dalla holding International Sailing Boats del fondatore Giuseppe Giuliani Ricci, dai manger e da altri investitori. L’investimento da parte di Rhone capital si era rivelato complicato già a fine 2008, quando la società aveva dovuto deliberare una ricapitalizzazione da 20 milioni e rinegoziare il debito, ma nel 2009 e 2010 le cose sono andate peggio e a quel punto Rhone Capital non ha più voluto versare nuova finanza e ha venduto a Bavaria. Successivamente il produttore italiano di yacht era finito in stress finanziario ed era iniziata la ricerca di un cavaliere bianco, così in soccorso nel 2014 era arrivata la famiglia Trevisani.
Nel dicembre 2017 Cantiere del Pardo ha quotato un minibond da 200 mila euro all’ExtraMot Pro, poi scaduto nel settembre 2018 e rifinanziato in anticipo a inizio agosto 2018 da un prestito da 300 mila euro incassato tramite la piattaforma di lending Lendix (oggi October). Quel prestito era stato sottoscritto per il 71% da investitori istituzionali riuniti nel veicolo di investimento raccolto da October nel gennaio 2018 (si veda altro articolo di BeBeez).