Investcorp alla fine ha rivenduto a se stessa Dainese, lo storico marchio leader nella produzione di abbigliamento tecnico di alta qualità nel mondo del motociclismo e negli sport dinamici, controllato all’80% fondo del Bahrein dal novembre 2014. Allora l’operazione era avvenuta sulla base di una valutazione di 130 milioni di euro per l’intera società, con il 20% del capitale che era rimasto nelle mani del fondatore Lino Dainese (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scrive Il Sole 24 Ore, precisando che a partecipazione, che faceva capo a Investcorp, è confluita (assieme ad altre partecipazioni, ma non si sa quali) in un nuovo fondo gestito congiuntamente dalla stessa Investcorp e dal gruppo Coller Capital, operatore specializzato sul mercato secondario del private equity.
Dall’ottobre 2018 il fondo sta cercando di disinvestire dalla società. Tra gli interessati allora già circolavano i nomi dei fondi Ardian, L-Catterton, Carlyle e Permira (si veda altro articolo di BeBeez). Nel maggio 2019, poi, si diceva che al lavoro sul dossier ci fossero anche Charterhouse ed Eurazeo. Quest’ultimo, peraltro, è il fondo francese che di recente ha comprato l’italiana Nolan, tra i leader europei nella produzione di caschi per motociclisti. Eurazeo ha condotto l’acquisizione tramite 2Ride Holding, leader francese nella produzione di attrezzatura tecnica e sportiva, proprietaria dei marchi Shark, Bering, Bagster e Segura, controllato da Eurazeo PME e da Naxicap Partners (si veda altro articolo di BeBeez). A inizio aprile 2019 Investcorp ha nominato Lazard come advisor per occuparsi della cessione di Dainese (si veda altro articolo di BeBeez). Gli ultimi rumor riferivano che fossero rimasti in trattative solo Permira e operatori industriali e che la valutazione si aggirasse attorno ai 400 milioni (si veda altro articolo di BeBeez), ma poi nessuno di questi ha concluso l’acquisizione.
Fondata nel 1972 da Lino Dainese, oggi Dainese Group, con sede a Colceresa (Vicenza), è guidata dall’amministratore delegato Cristiano Silei, arrivato da Ducati, vanta una rete distributiva globale di oltre 70 negozi monomarca, di cui 22 diretti, e più di mille punti vendita multimarca. Nel 2020 i ricavi del gruppo sono scesi a circa 178 milioni (dai 198 milioni del 2019), con un ebitda di 25,3 milioni (da 24,7 milioni) e un debito finanziario netto di 18 milioni (da 19,2 milioni) (si veda qui il report Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Nell’ottobre 2020 la società ha rilevato il marchio italiano di calzature da moto TCX sinora controllata da Keyhaven Capital Partners (si veda altro articolo di BeBeez).
Per chiudere questa lunga telenovela, senza evidentemente voler ridurre le aspettative di prezzo per Dainese, Investcopr ha quindi deciso di intraprendere quella che ormai è una strada sempre più comunque per molti operatori di private equity in relazione a singole partecipate o a gruppi di partecipate che sono in portafoglio da molto tempo, ma che si ritiene possano avere ancora strada da fare in termini di crescita. Si tratta delle cosiddette GP-led secondary transactions, che consistono nel lancio di un nuovo fondo, cosiddetto di continuazione, al quale vengono apportate le partecipazioni in questione e che viene dotato anche di capitali freschi per ulteriori investimenti o add-on, grazie all’impegno di investitori specializzati in operazioni di mercato secondario. Come appunto è Coller.
Era già accaduto nel 2019, quando il fondo Coller International Partners VII aveva investito in un nuovo fondo costituito da Investocorp, a cui era stato trasferito un portafoglio di partecipazioni europee di Investcorp e che era stato dotato inoltre di capitali freschi per eventuali investimenti successivi, investimenti futuri e co-investimenti. Il fondo, con una dotazione da un miliardo di euro, era stato capitalizzato da Coller, con un impegno significativo del management team di Investcorp (si veda qui il comunicato stampa di allora )
Ora il fondo Coller International Partners VIII, che ha chiuso la raccolta quest’anno con impegni per 9 miliardi di dollari, a sua volta sta siglando accordi di secondario con alcuni dei principali operatori di private equity a livello mondiale. Per esempio ha guidato l’operazione da 829 milioni di dollari condotta da Permira IV per il suo primcipale asset; ha investito 222 milioni di dollari nell’operazione disecondoario relativa ad Action, che dal portafoglio di Eurofund V di 3i è stato spostato a un fondo di continuazione; ha acquisito da Aberdeen Standard Investments il portafoglio da 500 milioni di dollari di quote di fondi di private equity diretti e di fondi di fondi quotati. A queste operazioni, va aggiunta ora quella per Investcorp.