Sotto traccia, la joint venture tra InvestcorpTages ha raccolto 40 milioni di euro per il primo closing della raccolta del nuovo fondo InvestcorpTages Impact Fund lo scorso luglio 2021 e nel frattempo ha già condotto quattro investimenti in Europa e ora ne sta per concludere uno in Italia. Il secondo closing sarà nei prossimi mesi, per portare ragionevolmente la raccolta almeno a raddoppiare e per arrivare poi al closing finale a 200 milioni di euro a due anni dal lancio.
Ricordiamo che InvestcorpTages è nata nel maggio 2020 come joint venture paritetica tra Tages, gruppo fondato nel 2011 da Panfilo Tarantelli, Sergio Ascolani e Salvatore Cordaro, a cui si sono poi aggiunti Umberto Quadrino e Francesco Trapani, e Investcorp, colosso dell’asset management alternativo con sede nel Bahrein. I due asset manager hanno infatti fuso nella nuova jv i rispettivi business di gestione di soluzioni di investimento a rendimento assoluto, Investcorp Absolute Return Investments (ARI) e Tages Capital, dando così vita a una società di gestione multimanager leader a livello mondiale nel settore degli investimenti absolute return, con oltre 6 miliardi di dollari di attivi in gestione, un team di 18 professionisti e un ampio spettro di soluzioni di investimento (si veda altro articolo di BeBeez).
Manuela Cedarmas, responsabile ESG&Impact di InvestcorpTages e gestore del fondo Impact, ha spiegato a BeBeez: “Si tratta di un fondo di fondi private equity con una durata di 10 anni e ha l’obiettivo di costruire un portafoglio di fondi di private equity a impatto sociale in tutta Europa, i cui team di gestione abbiano già una solida reputazione e non siano quindi al loro primo fondo. L’idea è supportare singoli gestori locali che spesso sono di piccole dimensioni, dato che in Europa questo tipo di investimenti è ancora poco diffuso, e aiutarli a crescere e ampliare quindi anche il loro raggio d’azione. L’obiettivo è investire in un totale di 7-8 fondi e riservare una quota sino al 20% del fondo a coinvestimenti“.
Ma non è tutto perché, ha sottolineato Cedarmas, “il fondo, che punta a generare un rendimento netto (Irr) per gli investitori del 10-15% all’anno, deve di pari passo raggiungere precisi obiettivi di impatto sociale“. Il fondo si qualifica come art. 9 ai fini del Regolamento UE 2019/2088 (SFDR, Sustainable Finance Disclosure Regulation), in quanto dichiara di avere come obiettivo investimenti sostenibili e si impegna a comunicare il modo in cui è stato raggiunto tale obiettivo. A sua volta il fondo investe in fondi che si qualificano come art. 9.
Per definire gli obiettivi di impatto sociale e monitorarne il rispetto, InvestcorpTages ha stretto una partnership con lo Human Foundation Do&Think Tank per l’innovazione sociale, presieduta dall’ex ministro Giovanna Melandri, che nel settore è ben nota, avendo tra l’altro coordinato l’Italian Advisory Board della Social Impact Investment Task Force promossa nel 2013 dall’allora primo ministro inglese David Cameron che presiedeva il G8.
“Con Human Foundation abbiano iniziato a confrontarci già nel 2019 su quale fosse il modo migliore per promuovere investimenti a impatto sociale in Italia”, ha detto ancora Cedarmas, che ha continuato: “Ma ci siamo resi conto che in Italia gli investimenti a impatto sociale sono ancora davvero in fase embrionale e che il concetto che vogliamo promuovere, di impatto sociale che vada di pari passo con un rendimento di mercato, è di fatto presente solo in pochissimi gestori italiani.A quel punto abbiamo deciso di cambiare approccio e investire a livello europeo, portando i gestori a crescere e ad ampliare via via il loro raggio d’azione oltre la dimensione locale e a includere quindi anche l’Italia”.
E infatti, ha anticipato Cedarmas, “il prossimo investimento del nostro fondo sarà in un fondo italiano. Quanto agli investimenti già condotti, si tratta di: un fondo portoghese, che è il più importante in Iberia; un fondo francese con sede a Parigi e pioniere in Francia nel settore dell’impatto sociale; un fondo inglese con un lungo track record; e un fondo tedesco con sede a Monaco. A oggi abbiamo quindi già investito circa il 90% di quanto raccolto con il primo closing. E ora, oltre a quello nel fondo italiano, abbiamo già altri due investimenti in altri due fondi in pipeline”.
Focus principale degli investimenti sono i servizi sanitari, a esclusione del farma e biotech; il settore educativo in senso lato, quindi dall’istruzione classica a quella lavorativa sino ai percorsi educativi rivolti a mantenere le funzioni cognitive degli anziani o alleviare malattie cognitive; l’economia circolare, che punta alla riduzione dei consumi, al riciclaggio delle materie o alla creazione di nuovi materiali; il filone delle smart cities e quello della creazione del lavoro per soggetti svantaggiati, disabili, persone che hanno perso lavoro in fase avanzata e hanno difficoltà a reinserirsi o che provengono da aree rurali o periferie degradate dei centri urbani.