Investindustrial ha finalizzato un accordo per investire nel Gruppo Fassi. L’operazione sarà condotta attraverso la società veicolo Elevation Investment Opportunities sarl, che fa capo al fondo Investindustrial VII (si veda qui il comunicato stampa).
Il gruppo oggi fa capo alla famiglia Fassi, attraverso la holding Gestioni spa, che controlla al 100% Fassi Holding srl, che a sua volta possiede controlla Fassi Gru spa, leader nel settore dell’ingegneria e della produzione di gru articolate e altri mezzi di sollevamento autocarrati. Sempre attraverso Gestioni spa, la famiglia Fassi possiede poi partecipazioni di minoranza in varie altre società a titolo di investimento, come per esempio il 3,91% di Banca Galileo, il 15% di Next Value sgr, il 9,39% di E-Novia e altre ancora (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Nell’ambito dell’accordo con Investindustrial, è previsto che la famiglia Fassi mantenga una significativa quota di minoranza nel gruppo e che Giovanni Fassi continui a ricoprire il ruolo di amministratore delegato.
Il dossier di Gruppo Fassi circolava tra i grandi fondi di private equity sin da inizio 2021, quando si erano diffuse le prime voci circa la ricerca di un investitore per accelerare lo sviluppo dell’attività, soprattutto negli Stati Uniti (si veda altro articolo di BeBeez).
Obiettivo dell’operazione con Investindustrial, si legge ora nella nota congiunta diffusa ieri, sono l’espansione internazionale, la diversificazione e personalizzazione dei prodotti, l’integrazione della supply chain e l’innovazione.
Nell’operazione, Investindustrial è stata assistita da Unicredit e Intesa Sanpaolo (advisor finanziari e banche finanziatrici), PedersoliGattai e Paul Weiss (legale), Boston Consulting Group (commerciale), PwC (contabilità, fiscale), Accenture (IT, cyber), WSP & Golder (ambientale) e Willis Towers Watson (assicurativo). Fassi, invece, è stata assistita da CP Advisors (advisor finanziario), KPMG (contabilità), PedersoliGattai (fiscale), Shearman & Sterling (legale), Kearney (commerciale) e Stantec (ambientale).
Il gruppo, fondato a metà degli anni’60 dalla famiglia Fassi, produce un’ampia gamma di mezzi di sollevamento montati su autocarro, tra cui gru articolate, ribaltabili e bracci idraulici scarrabili, principalmente destinati al settore forestale, al settore dei servizi ecologici e ambientali, con particolare riguardo al riciclaggio ed alla gestione dei rifuti ed all’edilizia. Inoltre, produce sistemi di controllo delle gru e della tecnologia di controllo della stabilità, oltre a sviluppare e produrre gru ad alimentazione elettrica.
Il bilancio di Fassi Holding a fine 2022 indicava 9 società controllate e altre 5 collegate. In particolare, lo scorso agosto il gruppo, attraverso la controllata francese CTLEM, ha acquisito Forez-Bennes, un’azienda francese che da oltre 50 anni progetta, produce e installa cassoni ribaltabili per autocarri (si veda qui il comunicato stampa).
La sola Fassi Gru spa nel 2022 la società ha generato 281,9 milioni di euro di ricavi, 50,2 milioni di ebitda, con una liquidità netta pari a 36,3 milioni di euro (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Ma se si considera il consolidato di Galileo e quindi si considerano anche tutte le società operative controllate diverse da Fassi Gru, ma sempre attive nel settore, i numeri sono ben più importanti. Il 2022, infatti, si è chiuso con ricavi per 419,6 milioni di euro, un ebitda di 79,7 milioni e liquidità netta per 74 milioni, a fronte di un patrimonio netto di ben 578,2 milioni (si veda qui il report di Leanus). E il 2023, si legge nella nota diffusa ieri, i ricavi si sono portati a 470 milioni. Il tutto forte di 1.600 dipendenti in tutto il mondo, un’importante presenza in oltre 80 mercati a livello internazionale e 18 siti produttivi in Italia, Francia, Svezia e Malesia.
Giovanni Fassi ha commentato: “Sono estremamente orgoglioso dell’azienda fondata da mio padre negli anni ’60, del management e dei collaboratori che hanno contribuito al suo crescente successo. Siamo entusiasti di avviare questo percorso con Investindustrial per sostenere la prossima fase di crescita di Fassi, grazie alla significativa esperienza e conoscenza di Investindustrial nell’incrementare le performance operative e la diversificazione geografica delle aziende”.
E Andrea C. Bonomi, presidente dell’Industrial Advisory Board di Investindustrial, ha aggiunto: “Investindustrial continua a essere il partner scelto dalle aziende italiane a conduzione familiare e di alta qualità, guidate da imprenditori che vogliono portarle a un nuovo livello di crescita. Siamo rimasti estremamente colpiti dalla forte performance, dalla posizione di leader del mercato, e dalla reputazione di Fassi, oltre che dalla sua crescita e la sua espansione internazionale fino ad oggi, e dalla sua attenzione alla qualità, all’innovazione e alla sostenibilità. Tutti questi fattori sono supportati da un management competente e sono caratteristiche che cerchiamo in ogni azienda in cui investiamo. Siamo lieti di avere l’opportunità di supportare Fassi”.
Il nuovo investimento diretto del fondo VII segue di pochi mesi quello effettuato in Virospack attraverso il fondo Investindustrial Growth III (si veda altro articolo di BeBeez). Per quanto concerne Investindustrial VII, l’ultimo investimento diretto precedente è stato quello nella maggioranza della catena di supermercati del food di alta gamma, Eataly (si veda altro articolo di BeBeez).