Italmatch Chemicals, controllata da Bain Capital, ha acquisito il progetto RecoPhos Project Technology da Israel Chemicals (si veda qui il comunicato stampa). Il progetto RecoPhos (crasi per Recovery of Phosphorus) ha l’obiettivo di sviluppare ulteriormente e completare un processo sostenibile e altamente efficiente per il recupero del fosforo da tutti i flussi di rifiuti che lo contengono (le ceneri dei fanghi di depurazione sono tra questi) per produrre fosforo elementare (P4). Il completamento del progetto aprirà una nuova strada per produrre fosforo elementare della qualità più pura, partendo da materie prime secondarie di scarto, contribuendo a ridurre il consumo di fosforo naturale, dichiarato come materia prima critica e strategica dall’UE a causa della sua limitata disponibilità nel lungo periodo.
Sergio Iorio, amministratore delegato di Italmatch, ha spiegato: “Questa operazione, completamente basata sul concetto di circolarità delle risorse piuttosto che sullo sfruttamento di nuove, fa seguito alla recente acquisizione di Eco Inhibitors, che ha permesso a Italmatch di presentare al mercato una nuova classe di prodotti innovativi anti agglomeranti per la perforazione off shore, ad alta compatibilità ambientale, utilizzando come materia prima i rifiuti organici naturali e sostituendo prodotti alternativi derivati da petrolio: un altro perfetto esempio di economia circolare”.
Maurizio Turci, direttore generale corporate & Group cfo, ha aggiunto: “Questa operazione è perfettamente in linea con la strategia di sviluppo del gruppo focalizzata sulla crescita organica, sui progetti di ricerca e innovazione e sulle nuove tecnologie break-through. Come esempio specifico abbiamo recentemente lanciato Beyond Innovation, un progetto interno basato sulla condivisione e la valorizzazione di idee progettuali sostenibili, per aumentare e sostenere la redditività futura del gruppo a lungo termine e indirizzare l’innovazione verso l’economia circolare”.
Carlos Galeano, direttore del progetto Beyond Innovation, ha dichiarato: “Questa acquisizione non solo introduce un nuovo modo di trattare i flussi di rifiuti contenenti l’elemento fosforo (P), ma trasforma anche il modo in cui l’industria tratterà in futuro le ceneri che lo contengono. Con RecoPhos, Italmatch Chemicals mira sia a offrire al mercato il fosforo elementare (P4) di qualità notevolmente superiore, sia a consolidare la sua leadership globale nel settore dell’alta tecnologia.”
Italmatch Chemicals è un gruppo chimico internazionale con matrice italiana, leader nella produzione e commercializzazione di additivi speciali per il trattamento acque e oil & gas, per la plastica e per oli lubrificanti. L’azienda ha cambiato più volte proprietà. Investindustrial, affiancato da Iniziativa Piemonte, aveva finanziato a sua volta nel 1997 il management buyout del gruppo Saffa, allora specializzato in derivati del fosforo e poi rinominato Italmach Chemicals, e aveva affiancato il management nella prima fase di sviluppo internazionale della società, per poi cedere il controllo nel 2000 ad Argos Soditic e Iniziative Piemonte. Successivamente, nel 2004, Investindustrial aveva riacquistato il controllo di Italmatch dai due fondi e ne aveva finanziato il successivo sviluppo per acquisizioni. Nel novembre 2010 Investindustrial aveva ceduto Italmatch a Mandarin Capital Partners e alla famiglia Malacalza. Il top-management, tra cui l’amministratore delegato Sergio Iorio, aveva mantenuto una quota del capitale. Nel 2014 Ardian aveva comprato Italmatch da Mandarin Capital Partners e dalla famiglia Malacalza. Nel luglio 2018, la società è stata rilevata da Bain Capital Private Equity (si veda altro articolo di BeBeez).
Dal 2016 a oggi, Italmatch ha comprato business & asset relativi alla produzione e vendita di fosfonati realizzati nel sito produttivo della cinese Jiayou Chemical Co., la statunitense Detrex Corporation, la brasiliana Sudamfos do Brasil, la francese Magpie Polymers, due rami d’azienda di Solvay (additivi a base di fosforo per il settore minerario e additivi per il trattamento acque), la statunitense Compass Chemical International, la britannicaBWA Water Additives, l’americana Water Science Technologies, la norvegese Eco Inhibitors e la statunitense FRX Polymers. Itamatch genera oggi un fatturato pro-forma pari a oltre 650 milioni di euro e opera attraverso 7 stabilimenti produttivi in Europa (Italia, Spagna, Germania e Regno Unito), 5 nella regione Asia Pacifico (Giappone, Cina e India), 6 in Nord America (Stati Uniti) e filiali di vendita/distribuzione in Brasile, Belgio, Cina, Giappone, India, Polonia, Singapore e Stati Uniti, impiegando complessivamente oltre 1.000 addetti.
Il gruppo, che fa capo a Fire (BC) spa, ha chiuso i nove mesi 2019 con 402 milioni di euro di ricavi (da 422 milioni in tutto il 2018 o 533,6 milioni pro-forma, si veda qui il bilancio 2018), un ebitda rettificato di 66 milioni (da 69,4 milioni in tutto il 2018) e un debito finanziario netto di 675 milioni, che include il bond da 650 milioni a scadenza 2024 quotato alla Borsa di Vienna e alla Borsa di Dublino (si veda qui la presentazione agli analisti). Il bond era stato originariamente emesso per 410 milioni, ma poi, come descritto nell’Interim Report dei nove mesi 2019, nell’aprile 2019, Fire (BC) ha ampliato l’emissione per ulteriori 200 milioni per finanziare l’acquisizione di BWA Water Additives, andando a ripagare il bridge financing ottenuto dalle banche. Lo scorso settembre, infine, l’emissione è stata ampliata ulteriormente per altri 40 milioni per finanziare l’acquisizione di Water Science Technologies.
Italmatch è una delle portfolio company monitorate da BeBeez Private Data,
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