Il marchio tessile italiano specializzato in biancheria di lusso per la casa Frette, controllato da Change Capital Partners, ha ottenuto un finanziamento da 12 milioni di euro da illimity e Solution Bank (la ex Credito di Romagna, controllata da SC Lowy). lI prestito, della durata di 6 anni e assistito da Garanzia Italia di Sace, servirà a supportare lo sviluppo della società e l’attuazione del piano industriale (si veda qui il comunicato stampa).
Fondata nel 1860 e con sede a Monza, Frette è un brand iconico italiano riconosciuto in tutto il mondo per il design elegante e originale dei suoi prodotti, che incarnano lusso, comfort e creatività. La produzione dell’azienda, anche su misura, è prevalentemente destinata alla clientela residenziale e alberghiera di alta gamma a livello globale. Frette conta infatti su una presenza commerciale internazionale, in particolare negli Usa, principale mercato di riferimento del gruppo, attraverso oltre 100 boutique, una piattaforma e-commerce e più di 1.000 partner globali, tra cui molti dei più esclusivi alberghi del mondo, ristoranti, spa, centri benessere e navi da crociera.
Il controllo di Frette è passato nel luglio 2014 a Change Capital Partners, fondato nel 2003 dall’ex presidente del noto retailer di abbigliamento britannico Mark&Spencer, Luc Vandevelde. Change Capital ha comprato il controllo da JH Partners, che ha mantenuto una quota di minoranza nel capitale di Frette (si veda altro articolo di BeBeez). JH Partners aveva investito inizialmente in Frette nel dicembre 2004, prendendo in affitto il ramo d’azienda quando la società era entrata in crisi a causa del fallimento della controllante Fin.Part. Successivamente nel dicembre 2005 JH Partners rilevato il ramo d’azienda Frette e le sue partecipazioni internazionali e nell’ottobre 2006 ha infine esercitato l’opzione di acquisto del marchio Frette. Il tutto per un esborso complessivo di circa 200 milioni di euro.
II gruppo Frette, che fa capo alla holding lussemburghese Edmund Frette sarl, controllata da Change Capital, nel 2019 ha raggiunto un fatturato di circa 100 milioni di euro, mentre la sola controllata italiana Frette srl ha chiuso il 2019 con 46,7 milioni di euro di ricavi netti, un ebitda di 741 mila euro e un debito finanziario netto di 2,6 milioni (si veda qui l’analisi Leanus). Il piano industriale del gruppo è stato rivisto nel corso del 2020 e ha confermato gli obiettivi di medio termine, pur tenendo conto di un contesto di mercato sicuramente non facile e complesso. Infatti, il piano prevede un maggiore focus sull’e-commerce e, in generale, sul digitale, con l’obiettivo di accelerare ulteriormente la crescita in tale ambito e a livello internazionale. Tra i progetti in corso, c’è quello dello showroom virtuale, disegnato per fornire ai clienti l’opportunità di esplorare la nuova collezione di Frette, entrando virtualmente nelle sue boutique, senza bisogno di recarsi fisicamente nei punti vendita.
Enrico Fagioli, Responsabile della Divisione SME di illimity, ha dichiarato: “Frette è un marchio iconico a livello mondiale, che ha dimostrato una significativa resilienza in relazione ad una congiuntura straordinariamente complessa e difficile. Grazie all’unione di innovazione e tradizione, il Gruppo ha trovato nuove vie di sviluppo per valorizzare il suo business e restare al passo con le esigenze di un mercato in continua evoluzione. E’ nella mission di illimity poter comprendere i modelli di business e supportare aziende che evidenziano caratteristiche di unicità e che sono ambasciatrici del made in Italy, contribuendo nello specifico a sostenere gli investimenti finalizzati a rafforzare lo sviluppo digitale e la competitività a livello globale”.
Filippo Arnaboldi, amministratore delegato di Frette, ha spiegato: “Abbiamo trovato in illimity un partner che ci ha saputo supportare non solo a livello finanziario, ma anche consulenziale, mettendo a nostra disposizione il know-how di professionisti altamente specializzati. I nostri piani di crescita sono ambiziosi, guardiamo al futuro con la voglia di innovare e cavalcare l’onda lunga della digitalizzazione, ma senza dimenticare il nostro passato, che ci ha resi testimonial del made in Italy nel mondo. Le risorse offerte dal nuovo finanziamento di illimity e Solution ci consentiranno di completare il piano industriale e il processo di digitalizzazione con l’obiettivo di proseguire con successo nel nostro percorso di crescita”.