Grand successo di domanda per Glenalta, la nuova Spac generalista promossa da Luca Giacometti, Gino Lugli, Stefano Malagoli, Silvio Marenco, Lorenzo Bachschmid eDario Di Iorio, ha chiuso infatti la raccolta centrando il target dei 100 milioni di euro, ma andando a forte riparto, dopo che il global coordinator e Nomad CFO sim e i collocatori Banca Aletti e Credit Suisse hanno raccolto ordini per 190 milioni. Lo scrive oggi MF Milano Finanza.
Glenalta è promossa dagli stessi promotori (con l’aggiunta di Bachschmid e Di Iorio) di Glenalta Food, la Spac dedicata al settore alimentare che l’anno scorso ha portato in quotazione il gruppo Orsero, andrà in quotazione all’Aim il prossimo 19 luglio ( si veda altro articolo di BeBeez).
Di questi ordini, 65 milioni sono arrivati da investitori retail (seppure affluent, visto che il taglio minimo dell’investimento era di 100 mila euro) e i restant 125 milioni da investitori istituzionali o professionali. CFO sim da sola, grazie al lavoro della divisione investment banking, guidata da Luca di Liddo e Filippo Maria Palmarini, ha raccolto 130 milioni di euro di ordini, con una quota importante di provenienza retail.
A proposito della possibilità di investimento da parte dei privati, in genere le Spac promosse in Italia sono dedicate esclusivamente a investitori istituzionali o professionali, ma nella realtà l’art. 34-ter del Regolamento emittenti di Consob chiarisce che l’obbligo di pubblicazione di prospetto informativo approvato da Consob non si applica, tra l’altro, a offerte che hanno per oggetto prodotti finanziari di valore nominale unitario minimo di almeno 100 mila euro. Molti collocatori però sono molto rigidi nell’interpretazione delle norme e preferiscono evitare in ogni caso di offrire ai retail le Spac.