La notizia è rimbalzata ieri sulla stampa locale e specializzata, facendo riferimento alla sola Lvmh e non a un fondo. Ma sembra più realistico immaginare che si tratti di un’operazione condotta tramite L Catterton, l’operatore di private equity nato a inizio 2016 dalla joint venture tra L Capital (il private equity promosso da Lvmh) e Catterton (si veda altro articolo di BeBeez).
Il valore dell’operazione non è noto, ma la Cicli Pinarello spa, che produce oggi circa 40 mila pezzi l’anno tra bici e telai, ha chiuso l’esercizio al 30 giugno 2015 con 45,8 milioni di euro di fatturato, un ebitda di 7,9 milioni e un debito finanzario netto di 6,5 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). La società ha invece chiuso il bilancio al 30 giugno 2016 con 51,5 milioni di euro di ricavi.
La trattativa è stata preceduta da un riassetto della holding di controllo che fa capo alla famiglia Pinarello e che spazia anche ad attività immobiliari, ai viaggi e alla gestione della Fondazione Andrea Pina onlus.
Presieduta da Fausto Pinarello, figlio primogenito del fondatore Nani Pinarello (scomparso nel 2014 a 92 anni), la società è controllata dallo stesso Fausto, dalla sorella Carla, dalla madre Ida Gobbo e da Gloria, vedova del terzogenito Andrea, morto a soli 40 anni nel 2011. Questo assetto è il risultato di un’operazione di riorganizzazione societaria condotta soltanto l’anno scorso, quando dal capitale dell’azienda erano usciti Roberto Della Pietà, marito di Carla Pinarello, e il figlio Nicola Della Pietà, inizialmente il manager di famiglia designato ad affiancare Fausto, dopo la scomparsa prematura di Andrea. I Della Pietà si sono spostati ora nel campo del Prosecco biologico.
Se il deal con Lvmh andrà a buon fine, l’attuale presidente Fausto Pinarello rimarrà al timone della società come amminsitratore delegato.