Magnaghi Aeronautica, azienda leader nella progettazione e sviluppo di flap e carrelli di atterraggio per aerei ed elicotteri, si avvia a selezionare un nuovo partner finanziario all’interno di una ormai ristretta rosa di player, come aveva anticipato Il Sole 24 Ore qualche giorno. Secondo quanto precisato a BeBeez da fonti coinvolte direttamente nell’operazione, vicine all’azienda, l’investitore che entrerà nella compagine del Gruppo, con contestuale uscita di Three Hills Capital Partners, giunta la scadenza quinquennale prevista, potrebbe essere un fondo italiano solo se attrezzato ad affrontare un percorso già ben individuato di nuove acquisizioni internazionali e di crescita produttiva e di capability.
Il nuovo ‘compagno di viaggio’ che entrerà a far parte della holding non prima dell’estate salvo sorprese, dovrebbe essere di supporto alla crescita del Gruppo, sia negli Stati Uniti (dove sarebbero previste ulteriori acquisizioni) ma anche in altre direzioni, ovunque ci siano opportunità interessanti e coerenti con il progetto di Magnaghi di system integration, secondo quanto risulta a BeBeez.
A settembre il gruppo di Napoli era arrivato alla definizione di una prima short list (si veda altro articolo di BeBeez). Ma l’individuazione del partner, prevista entro l’anno, è slittata di qualche mese proprio per la complessità di un percorso lungo e delicato.
Magnaghi Aeronautica, fondata a Napoli nel 1936, è una multinazionale che raggruppa diverse aziende sotto il nome MA Group, guidata e controllata dall’imprenditore napoletano, Paolo Graziano, artefice dello sviluppo dell’azienda, rilevata nel 2001 quando stava attraversando una fase molto critica. Dall’aprile 2018, il 25% della società fa capo al fondo di private equity Three Hills Capital Partners, che all’epoca aveva sottoscritto un aumento di capitale insieme al top management del gruppo, oltre a strumenti di debito. Il suo ingresso coincideva con l’acquisizione di Blair-HSM (si veda altro articolo di BeBeez/).
Nel 2022 secondo i dati pubblicati su Il Sole 24 ore, i ricavi consolidati hanno superato i 135 milioni di euro, con un ebitda margin di circa il 15 per cento e un portafoglio ordini di circa 1,4 miliardi. Con una crescita di oltre il 30% rispetto al 2021, quando i ricavi si attestavano a 85 milioni di euro, con un ebitda attorno a 1,4 milioni di euro e un debito netto di 56 milioni di euro (si veda qui report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente ).
Ricordiamo inoltre che nel 2019, Il Gruppo Magnaghi aveva ottenuto da Unicredit una linea di credito da 11 milioni di euro per finanziare nuovi investimenti sui mercati esteri e assumere circa 100 persone nel Sud Italia, come aveva previsto dal piano industriale 2017-2022 ( si veda altro articolo BeBeez).
Magnaghi Group è presente oggi in cinque continenti, conta su 7 siti industriali tra Italia tra Napoli, Caserta e Brindisi, dove si producono ali innovative, e alcune società controllate come Metal, Salver e Sky Arrow, oltre alle società in Brasile (Magnaghi do Brasil), Regno Unito (Magnaghi UK) e USA (Blair-HSM e Air Marine e Airlift Hydraulic). L’ultima acquisizione in UK, nel luglio 2022, di Five Valleys Aerospace, un produttore di parti lavorate con sede nel Gloucestershire (qui il comunicato stampa di allora).