Mandarin Capital Partners ha ceduto a Dagong Global Rating il suo 40% dell’agenza di rating Dagong Europe, mettendo così fine a una collaborazione che negli ultimi tempi era caratterizzata da rapporti piuttosto tesi, probabilmente anche a causa del cambio di rotta adottato da Mandarin in occasione della raccolta del secondo fondo (si veda altro articolo di BeBeez).
Mandarin, infatti, ha deciso di concentrarsi sulle imprese europee interessate a crescere in Cina, rinunciando ad affiancare potenziali compratori della Repubblica Popolare. L’ultimo closing della raccolta è previsto nel primo trimestre dell’anno prossimo, a quota 400 milioni, con un hard-cap di 500 milioni. il cambio di strategia, con l’abbandono degli investitori cinesi e la focalizzazione sull’asse Europa-Cina ha portato a un ridimensionamento del target iniziale, che era stato posto a un miliardo di euro.
Tornando a Dagong Europe, Mandarin vi aveva investito nel maggio 2012. «il rientro economico per noi è stato molto positivo ed è stato immediato», ha spiegato a MF-Milano FInanza oggi Alberto Forchielli, cofondatore di Mandarin Capital Partners. Nell’ambito dell’operazione, aggiunge Lorenzo Stanca, managing partner di Mandarin (e vicepresidente di Dagong Europe), «è previsto un primo corrispettivo dal ritorno contenuto e una parte aggiuntiva dal ritorno molto più significativo e legata alla performance di Dagong Europe nei prossimi tre anni».
Stanca per ora rimarrà nel consiglio di amministrazione di Dagong Europe e fa notare che il private equity continuerà a sostenere la società di rating, la cui presenza sul mercato è importante in un’attività altrimenti dominata da tre oligopolisti come Standard&Poor’s, Moody’s e Fitch.