E’ in edicola all’interno di MF-Milano Finanza di oggi l’inserto mensile MF Private Equity.
Questo mese il focus è sugli strumenti di debito a supporto delle imprese alternativi al credito bancario, che è un fenomeno in crescita in Italia, come in tutto il mondo e che ha catalizzato l’attenzione sia dei grandi operatori di private equity sia dei grandi investitori istituzionali. Non a caso il 42% degli investitori che hanno esposizione al private equity ha anche un’esposizione al private debt e questa quota è destinata ad aumentare, perché il 18% degli investitori in private equity che ancora non sono investitori in private debt hanno intenzione di aggiungere anche questa asset class nel loro portafoglio. I numeri sono il risultato di un sondaggio condotto lo scorso maggio da Preqin, la nota società britannica specializzata nell’analisi del settore, che ha evidenziato anche che al momento del totale di investitori in private debt, la maggior parte (47%) lo fa investendo in fondi dedicati a finanziamenti mezzanini, e che il 26% lo fa attraverso fondi dedicati al debito distressed.
Uno scenario nel quale si andranno quindi ben a inserire le nuove norme che il governo italiano sta mettendo a punto con il Decreto del Fare bis (si veda altro articolo di BeBeez), tese a incentivare la nascita di veicoli di investimento che sottoscrivano questi nuovi titoli di debito e a rendere attraenti questi nuovi veicoli per assicurazioni, fondi pensione ed enti pubblici previdenziali e assicurativi.
Così ben si spiega l’interesse che per il tema mostra di avere l’Associazione italiana del private equity e del venture capital (Aifi), che pochi giorni fa ha istituito al suo interno un tavolo di lavoro dedicato informale tra i fondi, che vede affiancati sia operatori con capitale di rischio sia operatori che saranno attivi nel capitale di debito.
Scarica qui i precedenti inserti MF Private equity:
MFPe-mag2013-Performance fondi
MFPe-mar2013-datiAifi-fondosalvaziende