Banca Mps sarebbe nel mirino dei fondi di private equity Bain, Fortress e Apollo. Lo riferisce il quotidiano MF Milano Finanza, secondo cui nelle ultime settimane i fondi avrebbero iniziato a studiare il dossier della banca senese, raccogliendo informazioni dalle controparti istituzionali coinvolte. Una banca d’affari avrebbe sottoposto il dossier anche un fondo sovrano mediorientale.
L’interesse dei fondi è dovuto anche all’uscita del Ministero del Tesoro da Mps, che dovrà avvenire entro il 2021. Proprio in vista della cessione della banca, che il Tesoro controlla al 68% dal 2017, a valle dell’operazione di salvataggio dell’istituto, già da tempo il MEF sta discutendo con la Commissione europea della cessione ad AMCO (ex SGA) di ben 10 miliardi di euro di crediti deteriorati (si veda altro articolo di BeBeez). Il Tesoro deve infatti comunicare a Bruxelles entro dicembre (anche se non è esclusa una proroga) come intende procedere per la dismissione della sua quota nel capitale della banca.
La trattativa tra il governo e la Dg Competition della Commissione europea sarebbe concentrata sulla possibile scissione di Monte dei Paschi tra una bad bank destinata ad accogliere e gestire i crediti deteriorati rimasti in bilancio e una good bank che sarebbe messa rapidamente sul mercato. Quanto al prezzo di cessione dei crediti, la Commissione vorrebbe che fossero ceduti a prezzi di mercato, ma se fossero troppo lontani da quelli di libro, la banca rischierebbe di ridurre i requisiti patrimoniali sotto i minimi regolamentari, rendendo necessaria una nuova ricapitalizzazione. A fine settembre Mps era ancora la banca con l’NPE ratio lordo più alti tra i sette principali gruppi italiani con un rapporto del 14,64%(seppur in netto calo dal 16,3% di fine giugno) e un NPL ratio lordo (sofferenze/totale crediti) dell’8,18% (anche questo in calo dall’8,51% di giugno), contro una media delle sette banche dell’8,95% (da 9,93% a fine giugno) per l’NPE lordo e del 4,71% (da 5,34%) per l’NPL lordo (per i dettagli sulla qualità del credito delle sette banche a confronto a fine settembre, gli abbonati a BeBeez News Premium possono leggere qui l’Insight View di BeBeez, scopri qui come abbonarti a soli 20 euro al mese). Un’alternativa alla scissione tra bad bank e good bank potrebbe essere la fusione di Mps con una banca italiana; in tal caso, i candidati si dice potrebbero essere Ubi Banca, Banco Bpm e Bper.
Ricordiamo infine che vari fondi, tra cui Apollo, Varde, Cerberus, Partners Group, Starwood, Bain Capital, Oaktree e Lone Star, sono interessati anche agli immobili strumentali di Mps. Il processo di vendita sta ora entrando nella fase finale e si attende la formalizzazione delle offerte vincolanti da un limitato numero di partecipanti entro la fine di novembre, mentre la chiusura della procedura è attesa entro la data di pubblicazione dei risultati di bilancio 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).