Entrerà nel vivo nei prossimi giorni l’asta per il controllo di Guala Closures Group, multinazionale leader nella produzione di chiusure di sicurezza per liquori, vino, olio e aceto, acqua e bevande e prodotti farmaceutici, con sede a Spinetta Marengo in Piemonte in provincia di Alessandria. Lo ha scritto il Sole 24 Ore nei giorni scorsi, precisando che il completamento dell’operazione è previsto nei prossimi tre mesi.
Gli azionisti di Guala Closures, aPriori Capital Partners e NB Reinassance Partners, hanno dato mandato lo scorso maggio a Credit Suisse e Barclays per accompagnare la società in un processo di dual track, per la quotazione o la vendita. Guala potrebbe essere valutata oltre un miliardo di euro, sulla base di multipli di 9-11 volte l’ebitda atteso per il 2017, visto a 110 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Guala ha chiuso il primo trimestre 2017 con 122,2 milioni di euro di ricavi, 22,2 milioni di ebitda, un utile netto di 3,8 milioni e 533,5 milioni di euro di debito finanziario netto. Il bilancio 2016 si era chiuso con 520,5 milioni di euro di ricavi consolidati (da 500,3 milioni nel 2015), 103,3 milioni di ebitda (da 100,7 milioni), una perdita netta di 4,7 milioni (da 3,7 milioni) e un debito finanziario netto di 497,6 milioni (da 514,8 milioni). Lo scorso novembre Guala ha quotato 510 milioni di euro di bond all’Extra Mot Pro di Borsa Italiana i cui proventi sono stati utilizzati per finanziare il riacquisto dei due precedenti bond in circolazione (per un totale nominale di 475 milioni) e rimborsare parte della linea revolving da 75 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo scorso luglio il gruppo ha comprato la messicana Limat sa de cv, specializzati in tappi di legno per superalcolici (scarica qui il comunicato stampa), poco dopo aver comprato il 100% di Axiom Propack Pvt Ltd, società indiana attiva nella produzione di chiusure di sicurezza per gli alcolici (si veda altro articolo di BeBeez).
Tra i private equity interessati al deal ci sarebbero grandi fondi internazionali come Astorg, Blackstone, Clayton Dubilier & Rice, Advent, Kkr, Apollo e Tpg. Tra gli industriali ci sarebbero, invece, gruppi come Amcor e Berry Global.