Nextalia sgr, con il suo fondo Nextalia Private Equity, ha annunciato l’acquisizione, per un valore di 50 milioni di euro, dell’intero capitale sociale di IBF Servizi spa, operatore di riferimento in Italia nei servizi di agricoltura di precisione, di innovazione tecnologica e nelle soluzioni software professionali per il settore agro-alimentare, in particolare condotti dalla sua controllata Agronica Group srl (si veda qui il comunicato stampa). A vendere sono BF Agricola srl Società Agricola, società del gruppo BF spa (holding di partecipazioni quotata a Piazza Affari e controllante l’azienda agricola Bonifiche Ferraresi), che a oggi controlla il 51,06%, e i soci di minoranza, cioé Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare – Ismea (26,44%), A2A Smart City spa (11,25%) e e-Geos spa (11,25%).
BF Agricola reinvestirà, sottoscrivendo un aumento di capitale, parte del prezzo di acquisto incassato nella newco che sarà holding di IBF, arrivando a detenere una partecipazione del 20%. Roberto Mancini, manager con ventennale esperienza nell’ambito della tecnologia, dei servizi e della gestione di reti distributive, assumerà il ruolo di amministratore delegato di IBF.
Ai fini del pagamento del corrispettivo, Nextalia utilizzerà risorse proprie e ricorrerà, solo parzialmente, a un finanziamento da parte di primarie banche. Il perfezionamento dell’acquisizione di IBF è sospensivamente condizionato, oltre all’ottenimento dell’autorizzazione Golden Power, anche all’acquisizione dell’intero capitale sociale di Agronica Group srl da parte di IBF (oggi al 51%), che rileverà anche le quote degli attuali azionisti di minoranza Fabrizio Paglierani (41,65%) e Valerio Raggi (7,35%). Si prevede che closing avvenga entro, e non oltre, il 28 febbraio 2023.
Nextalia si è avvalsa dell’assistenza di Intesa Sanpaolo come financial advisor, di Orrick Herrington & Sutcliffe per gli aspetti legali corporate, dello Studio Tremonti Romagnoli Piccardi e Associati per gli aspetti fiscali, dello Studio Tanzarella per i profili di diritto amministrativo, di Latham & Watkins come financing legal advisor, di EY-Parthenon per la business due diligence, di Ernst & Young per la financial & tax due diligence. BF si è avvalsa dell’assistenza di CC & Soci come financial advisor e dello studio BonelliErede gli aspetti legali.
Contestualmente all’operazione su IBF, è stata siglata una partnership strategica con BF e la sua partecipata Consorzi Agrari d’Italia spa (CAI) per la distribuzione in esclusiva di servizi di agricoltura di precisione e soluzioni tecnologiche. Più nel dettaglio, la partnership consiste in un accordo per la fornitura in esclusiva di servizi di consulenza agronomica e di soluzioni tecnologiche siglati da parte di IBF con l’intero gruppo BF e in un accordo in esclusiva con CAI per la distribuzione di servizi resi da IBF, per accompagnare gli agricoltori nel processo di transizione digitale del settore agricolo. Ricordiamo che CAI nei giorni scorsi ha acquisito il 52% di Zoo Assets srl, realtà italiana della zootecnia fondata nel 2006 e con sede nel bolognese (si veda altro articolo di BeBeez), mentre lo scorso settembre, insieme a BF, CAI era andata al salvataggio dello storico pastificio Ghigi 1870 spa (si veda altro articolo di BeBeez).
Con sede a Jolanda di Savoia (Ferrara), IBF Servizi ha chiuso il 2021 con 4,8 milioni di euro di ricavi netti, un ebitda di 3,3 milioni e liquidità netta per 1,3 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Al 30 settembre 2022, il valore della produzione consolidato del Gruppo di IBF si attestava a circa 7,5 milioni di euro con un ebitda di 3,03 milioni. Il valore della produzione sul bilancio separato di IBF si attestava invece a circa 5,28 milioni con un ebitda di 1,98 milioni.
Federico Vecchioni, amministratore delegato del Gruppo BF, a proposito dell’operazione su IBF, ha commentato: “Siamo orgogliosi della partnership strategica con Nextalia per supportare il consolidamento di IBF come leader del settore agritech in Italia. L’operazione permette al Gruppo BF di rafforzare il proprio ruolo di operatore di riferimento nella filiera agro-alimentare italiana e nello sviluppo di servizi e soluzioni tecnologiche anche attraverso il consolidamento di BF College, il centro di formazione di Jolanda di Savoia”.
Il Gruppo BF rappresenta, a oggi, la più grande realtà agricola italiana per Superficie Agricola Utilizzata (SAU), con oltre 11 mila ettari coltivati di proprietà e che, per il tramite di CAI, supporta e assiste, con oltre 11 mila soci, circa 70 mila imprenditori agricoli, che controllano, a loro volta, più di 5 milioni di ettari di SAU. BF ha condotto una serie di acquisizioni negli ultimi mesi. In particolare, lo scorso luglio ha acquisito l’intero capitale sociale del produttore ferrarese di cous cous BIA da Alto Partners sgr (titolare del 95% di BIA) e Gescad (cui faceva capo il 5% residuo) per 20,5 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), mentre a maggio aveva acquisito il 30% di Pastificio Fabianelli spa, storica azienda di Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo. Tra Fabianelli e Bonifiche esiste da anni un rapporto commerciale proficuo legato alla linea di prodotti alimentari (si veda altro articolo BeBeez). Non solo. Lo scorso novembre BF ha firmato con ENI un accordo di collaborazione per valutare lo sviluppo di colture atte alla produzione di energia in Italia, recuperando terreni degradati, abbandonati o inquinati, senza entrare in competizione con la filiera alimentare (si veda altro articolo di BeBeez). Una decisione, quest’ultima, che fa seguito ai due importanti accordi che BF ha stretto con ENI e Intesa Sanpaolo nel novembre 2021, che hanno previsto l’investimento da parte di queste ultime di 60 milioni di euro a vari livelli nel gruppo BF (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo, infine, che BF è, insieme a CDP Equity, cornerstone investor del nuovo Fondo Italiano Agri&Food (FIAF), lanciato da Fondo Italiano d’Investimento sgr e dedicato all’agricoltura e al food in generale: dalle sementi fino alle filiere dei prodotti di eccellenza del Paese, che a inizio dicembre ha annunciato il primo closing della raccolta con impegni per 130 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Francesco Canzonieri, amministratore delegato di Nextalia sgr, ha dichiarato: “La creazione del campione nazionale nel settore agritech è perfettamente coerente con la strategia di Nextalia di supportare le eccellenze italiane, offrendo capitale e investimenti a supporto di un ambizioso piano di crescita e consolidamento, anche tramite acquisizioni, in un settore caratterizzato da elevata frammentazione. L’operazione consente non solo di supportare l’innovazione e lo sviluppo della filiera agro-alimentare Italia, ma permette di sostenere in chiave ESG uno degli obiettivi chiave di sviluppo sostenibile (UN SDGs): promuovere un’agricoltura sostenibile attraverso l’uso delle più moderne e innovative tecnologie”.
Per il fondo Nextalia, che ha chiuso la raccolta sull’hard cap a 800 milioni di euro nel giugno scorso (si veda altro articolo di BeBeez), si tratta della quinta operazione di investimento annunciata dall’avvio dell’attività. La prima è dello scorso febbraio e cioé l’accordo con Intesa Sanpaolo per l’acquisto di Intesa Sanpaolo Formazione per trasformarla in una piattaforma dedicata al digital learning, battezzata Digit’ed (si veda altro articolo di BeBeez), operazione di cui è stato annunciato il closing il 29 giugno e che ha già visto il primo add-on, con l’acquisto lo scorso aprile del 100% di Altaformazione, leader in Italia nello sviluppo di soluzioni innovative nella formazione e digital learning, con particolare focus sul training al personale delle aziende (si veda altro articolo di BeBeez). A questo proposito Nextalia ha capitalizzato Digit’ed all’80% mentre il restante 20% fa capo al gruppo bancario guidato dal ceo Carlo Messina (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso aprile Digit’ed ha già condotto una prima acquisizione, comprando come anticipato Altaformazione, leader in Italia nello sviluppo di soluzioni innovative nella formazione e digital learning, con particolare focus sul training al personale delle aziende. A vendere è stato il fondatore Vittorio ZIngales (si veda altro articolo di BeBeez). Intanto Nextalia sgr è in corsa anche per acquisire il controllo della Luiss Business School. Gli altri fondi interessati sono private equity che hanno già investito nel settore: CVC Capital Partners e Palamon Capital (si veda altro articolo di BeBeez). Tornando agli altri investimenti del fondo c’è anche quello annunciato lo scorso marzo e cioé l’acquisizione la maggioranza di First Advisory, piattaforma tecnologica attiva nella distribuzione di soluzioni assicurative per il mercato del wealth management in Europa (si veda altro articolo di BeBeez); infine a metà giugno è stato annunciato l’acquisto di Deltatre, società torinese leader delle statistiche e della grafica per lo sport, in coinvestimento con Bain Capital (si veda altro articolo di BeBeez).