Palladio Holding spa lo scorso aprile ha rilevato il 5,08% di Aedes siiq partecipando all’aumento di capitale varato lo scorso febbraio dalla società quotata a Piazza Affari a 0,19 euro per azione per un massimo di poco meno di 50 milioni di euro e che si è concluso lo scorso aprile con una raccolta di 45,7 milioni (si veda qui il comunicato stampa). La partecipazione di Palladio Holding all’operazione è stata registrata da Consob tra le variazioni delle partecipazioni rilevanti pubblicate lo scorso 19 aprile.
Sempre lo stesso giorno la controllante Augusto spa, controllata da Sator Private Euqity e dalla famiglia Roveda, ha ridotto la sua posizione dal 48,35% al 43,087%. Augusto da parte sua ha partecipato all’aumento di capitale di Aedes, sottoscrivendo la sua quota mediante la compensazione di crediti derivanti da finanziamenti già erogati per complessivi 23,7 milioni di euro. Nell’ambito dell’offerta sono state sottoscritte nuove azioni per un totale corrispondente al 91,5% circa del totale delle azioni ordinarie e speciali offerte in opzione. L’aumento di capitale era stato infatti come detto annunciato lo scorso febbraio per un massimo di 49,98 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa)
Solo pochi giorni dopo la conclusione dell’aumento di capitale di Aedes, il 4 maggio scorso, Augusto spa ha depositato la domanda di ammissione al concordato con riserva ai sensi dell’art. 161 della legge fallimentare (si veda altro articolo di BeBeez). A questo proposito la stessa Aedes Siiq nei giorni scorsi ha precisato che la richiesta di ammissione a concordato di Augusto non determina alcun impatto sull’operatività di Aedes (si veda qui il comunicato stampa) e che il motivo della richiesta di ammissione di Augusto alla procedura di concordato preventivo risiede nel fatto che la holding sta attraversando “un periodo di temporanea e reversibile crisi finanziaria, dovuto, in gran parte, alle vicende collegate all’emissione di un prestito obbligazionario, avvenuta nel 2017, avente scadenza al 30 aprile 2020, allo stato non rimborsato“.
Augusto controlla anche Restart spa, quotata anch’essa alla borsa di Milano. Augusto spa a sua volta è controllata da fine 2014 da Sator Private Equity Fund e partecipata da Tiepolo srl, Prarosa spa e Agarp srl (queste ultime due controllate dalla famiglia Roveda, qui il comunicato stampa di allora). Sator era entrato in Aedes un occasione dell’aumento di capitale da 179,5 milioni di euro e del contestuale accordo di ristrutturazione del debito del gruppo sottoscritti appunto a fine 2014.
Aedes siiq è nata il 28 dicembre 2018, a seguito della scissione parziale e proporzionale di Aedes, che ha dato luogo appunto ad Aedes siiq e a Restart (si veda altro articolo di BeBeez). La scissione fu decisa perché il mix di attività allora svolte dal gruppo Aedes non consentiva al gruppo di affermarsi sul mercato con un chiaro modello di business. La scissione poteva invece consentire una maggiore comprensione delle attività svolte, con conseguente valutazione autonoma delle differenti strategie, e quindi liberare un notevole valore per gli azionisti, inespresso in quanto lo sconto sul NAV superava il 60%.
Aedes siiq possiede un portafoglio di immobili focalizzato su asset commerciali (retail e uffici). Ricordiamo che lo scorso settembre Aedes siiq ha ceduto a Invel Real Estate la Torre E di viale Richard 3 a Milano per 12 milioni di euro, di cui 1,5 milioni subordinati all’avveramento di talune condizioni amministrative connesse al progetto di riqualificazione che sarà realizzato dall’acquirente. Il prezzo inoltre era in leggero miglioramento rispetto al fair value come da ultima perizia dell’esperto indipendente al 30 giugno 2020 pari a 11,9 milioni. L’incasso della vendita all’epoca aveva permesso un miglioramento della cassa e della posizione finanziaria netta di Aedes (si veda altro articolo di BeBeez).
Aedes ha chiuso il 2020 con: ricavi per 13,8 milioni di euro (in calo dai 16,5 milioni dell’anno precedente); un ebitda negativo di 3,4 milioni; una perdita di circa 53 milioni (rispetto ai 13,5 milioni del 2019); una posizione debitoria netta di 192,7 milioni, in leggero peggioramento rispetto ai 192,4 milioni del 2019 (si veda qui il comunicato stampa). Tuttavia il debito si è ridotto nel corso del primo trimestre 2021, di cui Ieri il cda ha approvato i risultati. Infatti i debiti si sono ridotti a 162 milioni a fronte di ricavi per 3,8 milioni di euro e un ebitda negativo per 300 mila euro (si veda qui il comunicato stampa).
Dopo essere entrato in Aedes, Palladio sta attualmente trattando in esclusiva l’ingresso nel capitale di Bernardinello Engineering, azienda di Cadoneghe (Padova) che si occupa della realizzazione di sistemi adeguati per la raccolta delle acque, il loro trattamento e riciclo nei settori petrolchimico, alimentare, energetico, impiantistico, siderurgico e farmaceutico. Lo scrive la testata britannica Mergermarket, secondo cui l’asta, gestita da Mediobanca, potrebbe concludersi a breve. Bernardinello Engineering ha chiuso il 2019 con: ricavi per 27,6 milioni; un ebitda di 7,8 milioni e una liquidità netta di 11,2 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus).
Palladio Holding, è particolarmente attiva in questi ultimi tempi. Nel novembre scorso Palladio si è impegnata a sottoscrivere parte dell’aumento di capitale da 35 milioni di euro complessivi di Tesmec spa, quotata a Piazza Affari (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre a novembre, Palladio ha ceduto a F2i la controllata MarterNeri, titolare della gestione portuale delle merci nei porti di Livorno e Monfalcone, sulla base di un valore stimato di 70 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Palladio Holding è uno degli investitori di private capital mappato da BeBeez Private Data
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