Si stanno sfidando su valutazioni attorno ai 70 milioni di euro i private equity rimasti in lizza per conquistare Pool Service-Medavita, il gruppo specializzato in trattamenti tricologici professionali. Lo scrive Il Sole 24 Ore. precisando che in corsa sarebbero rimasti Aksìa e Bluegem.
L’asta era partita a fine febbraio (si veda altro articolo di BeBeez) e ha visto la partecipazione di parecchi fondi di private equity, che però, secondo quanto risulta a BeBeez, avevano presentato offerte ben più basse, cioé attorno a una volta il fatturato 2018 che era stato di circa 40 milioni di euro di ricavi e aveva generato 7 milioni di ebitda, dopo che il 2017 aveva visto ricavi per 36,6 milioni, un ebitda di 4,7 milioni e un debito finanziario netto di 13 milioni. Secondo quanto risulta a BeBeez, a studiare il dossier erano stati per esempio anche Alto Partners (che già nel settore controlla Tricobiotos), ma anche Progressio, Mandarin Capital, Ergon Capital, Wise e Argos Wityu.
Il gruppo è oggi controllato al 76,72% da Beauty 2, società veicolo che fa interamente capo a un gruppo di investitori privati organizzati in club deal da Accord Management ed è partecipato per il 20% dalla famiglia Cattaneo e per il resto dal presidente Stefano Banfo. Quest’ultimo ha anche un’altra partecipazione indiretta nella società veicolo, insieme ai suoi soci in Accord. Secondo quanto risulta a BeBeez, Banfo e la famiglia Cattaneo avrebbero intenzione di reinvestire nel gruppo, che a quel punto potrebbe essere dotato delle risorse per finanziare una politica di aggregazioni.
Gli investitori organizzati da Accord erano saliti al 100% di Beauty 2 nel dicembre 2016, quando avevano acquistato il 40% della società che ancora non possedevano dal fondo Gate, gestito Riello Investimenti sgr (si veda altro articolo di BeBeez). In quell’occasione Pool Service era stata valutata attorno a 46 milioni, cioé circa 6,6 volte l’ebitda atteso della società per il 2016 di 7 milioni di euro, a fronte di un fatturato di circa 36 milioni.