Si avvicina il lancio dell’opa su Prima Industrie spa, oggi quotata a Piazza Affari sul segmento Star, leader mondiale nello sviluppo, produzione e commercializzazione di sistemi laser per applicazioni industriali e macchine per la lavorazione della lamiera, oltre ad elettronica industriale, sorgenti laser e soluzioni per l’additive manufacturing.
Nei giorni scorsi, infatti, i fondi Alpha Private Equity 7 e Peninsula Investments, attraverso il loro veicolo Femto Technologies spa, che detengono indirettamente in via paritetica, hanno sottoscritto i contratti per l’acquisto di una partecipazione complessiva pari al 50,1% dei diritti di voto di Prima Industrie (si veda qui il comunicato stampa), così come annunciato lo scorso luglio (si veda altro articolo di BeBeez).
Il titolo venerdì 19 agosto su Euronext Milan ha chiuso invariato a 24,5 euro per azione rispetto a giovedì 18 agosto, quando il titolo aveva chiuso il rialzo di oltre il 10,3% a seguito dell’annuncio della firma dei contratti, per una capitalizzazione di 256,5 milioni di euro.
A vendere le azioni, al prezzo di 25 euro ciascuna, sono: Erste International sa, oggi con il 28% circa, che fa capo al trust Rashanima, che a sua volta fa capo alla famiglia di finanzieri britannici Mansour, di origine palestinese; il cinese Joseph Lee Sou Leung, con circa il 10%, personalmente e attraverso la sua World Leader Limited; laJ and Lem Limited di Hong Kong; Gianfranco Carbonato (fondatore, presidente e ceo di Prima Industrie), Franca Gagliardi (moglie di Carbonato), Domenico Peiretti(vicepresidente), Davide Peiretti (managing director della business unit electronics della controllata Prima Electro spa) e dP-Cube srl (di cui è ceo sempre Davide Peiretti).
World Leader Limited, dP-Cube e Gianfranco Carbonato, però, renivestiranno nella holding Femto sarl, a circa metà della catena di controllo di Femto Technologies spa, parte di quanto incassato, con il risultato di possedere indirettamente nel complesso al termine dell’operazione un massimo del 6,4% del capitale di Prima Industries. Inoltre, Gianfranco Carbonato e Domenico Peiretti continueranno a rivestire le cariche di presidente e di vicepresidente.
In totale in questa prima fase passeranno di mano circa 5,17 milioni di azioni, per un corrispettivo complessivo quindi di circa 129,2 milioni di euro. Il closing delle compravendite è atteso entro il prossimo 31 dicembre. A seguito del closing, Femto Technologies promuoverà l’opa obbligatoria totalitaria sulle restanti azioni sempre al prezzo di 25 euro per azione, con obiettivo il delisting del titolo.
Prima Industrie, quotata alla Borsa Italiana dal 1999, è una public company. Consob indica a oggi come altri azionisti rilevanti il cinese Yunfeng Gao (attraverso Sharp Focus International sa),con circa il 10%, e Lazard Freres Gestion con poco più del 5%.
Con oltre 40 anni di esperienza, il gruppo vanta circa 14.000 macchine installate in più di 80 Paesi ed è fra i primi costruttori mondiali nel proprio mercato di riferimento. Conta circa 1700 dipendenti, ha stabilimenti produttivi in Italia, Finlandia, USA e Cina e si avvale di una presenza diretta commerciale e di after-sale in tutto il mondo. Il gruppo ha chiuso il primo semestre 2022 con 214,2 milioni di euro di ricavi (+16,4% dal primo semestre 2021), un ebitda rettificato di 17,6 milioni (da 13,9 milioni) e un debito finanziario netto di 76,9 milioni (da 84,2 milioni), a fronte di un portafoglio ordini di 281,3 milioni (+65,8%) (si veda qui il comunicato stampa). Il 2021 si era invece chiuso con 407,6 milioni di euro di ricavi (+22,4% dal 2020), un ebitda rettificato di 35,7 milioni (da 28,4 milioni), un debito finanziario netto di 68,4 milioni (da 96,3 milioni) e un portafoglio ordini di 215,2 milioni (+72,5%) (si veda qui il comunicato stampa).