Parajumpers, marchio emergente di giacche e piumini tecnici, ha riscosso l’interesse di alcuni fondi di private equity. Lo riferisce Il Sole 24 Ore, secondo cui l’azienda avrebbe ricevuto delle avances prima del lockdown, sulla base di una valutazione di 120 milioni di euro e starebbe selezionando ora il consulente finanziario dell’operazione.
Parajumpers fa capo ai fratelli Ermanno e Giuliano Paulon, che la controllano tramite Ape & Partners. Parajumpers è stata fondata nel 2006 per iniziativa del direttore creativo Massimo Rossetti e appunto dei fratelli Paulon, imprenditori, con base a Segusino (Treviso).
Il nome del marchio fa riferimento agli uomini del “210th Rescue Squadron”, i parajumpers, eroi dei salvataggi della Alaska Air National Guard. La società ha chiuso il bilancio del settembre 2018 con ricavi per 60,5 milioni di euro, un ebitda di 11,9 milioni e una liquidità netta di 4,9 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente). Lo scorso gennaio Parajumpers aveva annunciato che per il 2020 la strategia dell’azienda sarebbe stata focalizzata sullo sviluppo del mercato statunitense, dove è già all’attivo una collaborazione con un nuovo partner distributivo, e sull’espansione in Giappone. L’Europa si conferma comunque il core business (si veda qui MF Fashion).