Sono attese entro fine ottobre le offerte per una quota di minoranza di Rimorchiatori Riuniti, il gruppo armatoriale genovese guidato dalle famiglie Gavarone e Delle Piane. Lo scrive oggi MF Shipping & Logistica, precisando che le offerte, per una quota del 30-40% del capitale, dovrebbero arrivare dai fondi di private equity di F2i sgr, Blackstone, First State Investments e Deutsche Bank.
In occasione dell’operazione sarà costituita una nuova sub-holding, Rimorchiatori Mediterranei spa, in cui confluiranno le quote di maggioranza in Rimorchiatori Riuniti Porto di Genova, Rimorchiatori Salerno, Rimorchiatori Augusta e Rimorchiatori Malta, e anche il 50% della Gesmar (l’altro 50% è della famiglia Vitiello), tutte aziende che sono concessionarie di attività di rimorchio portuale a Genova, Salerno, Augusta, Ravenna, Trieste e Ancona.
Rimorchiatori Riuniti, primo operatore italiano e del Mediterraneo con una flotta di un centinaio di mezzi, nel 2014 aveva avviato il percorso nel programma Elite di Borsa Italiana e in quell’occasione l’amministratore delegato Gregorio Gavarone aveva previsto come più probabile una quotazione in borsa del business che non l’ingresso di un fondo private equity. Dopo tre anni invece le cose sembrano andare diversamente.
Obiettivo dell’apertura del capitale a un fondo è quello di dotare il gruppo di nuovi mezzi per continuare lo shopping. Gli ultimi acquisti di Rimorchiatori Riuniti sono stati Rimorchiatori Augusta da Augustea Holding per 60 milioni (altri 15 sono soggetti ad alcune condizioni) nell’aprile del 2016 (si veda altro articolo di BeBeez) e prima ancora l’acquisto del 50% di Gesmar dalla Setramar di Ravenna.
Rimorchiatori Riuniti ha chiuso il 2016 con 114,5 milioni di euro di ricavi consolidati (dai 121,8 milioni del 2015), con un ebitda di 55,5 milioni, un ebit di 31,2 milioni e un utile netto positivo di 17,6 milioni (25,7 milioni 12 mesi prima). Il gruppo opera in tre aree: il rimorchio portuale che nel 2016 ha fatturato 93,8 milioni per un utile di 21 milioni, l’offshore, (43,2 milioni con 3,6 milioni di utile) e infine lo shipping (portacontainer e portarinfuse) che hanno fatturato 7,5 milioni con un rosso di identico ammontare.