Fatto il governo, tornano le voci su un possibile cambio di controllo del gruppo farmaceutico Recordati, quotato a Piazza Affari.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, infatti la famiglia Recordati, che controlla il gruppo al 51% tramite la holding Fimei, starebbe valutando diverse alternative strategiche, coinvolgendo fondi di private equity Cinven e Bain Capital.
In realtà già lo scorso maggio Reuters aveva riferito di trattative avviate a fine 2017 tra la famiglia Recordati e il fondo CVC Capital Partners. Trattative che però erano state messe in stand-by a cavallo delle elezioni politiche (si veda altro articolo di BeBeez). In passato, invece, in coincidenza con la scomparsa del presidente Giovanni Recordati nel 2016, si era parlato di un interesse da parte di gruppi industriali cinesi.
Il gruppo farmaceutico è guidato dal ceo Andrea Recordati e presieduto da Alberto Recordati e in Borsa capitalizza quasi 6,8 miliardi di euro al prezzo di chiusura di ieri di 33 euro, in lieve rialzo dalla chiusura di martedì, che invece aveva visto un balzo del 3,65%, appunto sul ritorno dei rumor. Il prezzo è comunque ancora molto lontano dai massimi di inizio novembre a 40,46 euro, quando il gruppo capitalizzava quasi 8,5 miliardi di euro.
Recordati ha chiuso il primo trimestre 2018 con 366,5 milioni di euro di ricavi (+7,2% dal primo trimestre 2017), un ebitda di 134,4 milioni (+14,2%) e un debito finanziario netto di 484,6 milioni (+102,3 milioni dai 381,8 milioni di fine 2017, a seguito del buyback azionario per un esborso complessivo di 169,8 milioni) (si veda qui il comunicato stampa). Il gruppo aveva invece chiuso il 2017 con 1,288 miliardi di euro di ricavi (+11,6%), un ebitda di 454,7 milioni (+22,5%) e un utile netto di 288,8 milioni (+21,6%) (si veda qui la presentazione agli analisti).