Reno de Medici (RdM) Group, tra i principali produttori di europei di cartoncino a base riciclata, delistato da Piazza Affari a fine 2021 da Apollo Global Management (si veda altro articolo di BeBeez), giovedì scorso ha comunicato l’avvio dell’iter per la cessazione dell’attività dello stabilimento di Villa Santa Lucia, in provincia di Frosinone, con previsto licenziamento dei 163 dipendenti in organico.
La decisione è stata determinata dagli effetti causati dal fermo dell’impianto disposto a partire da luglio 2023 dalla magistratura cassinate, nell’ambito di un’indagine sulla regolarità dei fanghi di depurazione. L’azienda ha spiegato che lo stop delle attività ha compromesso il rapporto con i clienti tradizionali, facendo perdere quote di mercato ed imponendo il trasferimento delle produzioni da Villa Santa Lucia ad altri impianti del gruppo.
Secondo i sindacati ci sarebbero comunque dei margini per risolvere la situazione, visto che l’azienda ha compiuto i lavori di adeguamento richiesti dalle norme ambientali. In questo momento servirebbe solamente l’autorizzazione al riutilizzo dei fanghi primari, che dovrebbe essere rilasciata dalla Regione Lazio. Il permesso “è indispensabile per far ripartire il depuratore in ‘marcia controllata’, come disposto dal Tribunale di Cassino”, ha scritto l’Ansa.
Da oltre due anni la cartiera di Villa Santa Lucia prosegue con andamento altalenante. “Dopo la ripresa nei primi mesi del 2023, a seguito di un 2022 caratterizzato da una lunga chiusura, a luglio dello scorso anno era scattato un nuovo sequestro, con quattro persone finite sotto indagine con un’ipotesi d’accusa di inquinamento ambientale”, spiega Il Messaggero, precisando come ad agosto sia stata rigettata un’istanza di dissequestro e che, a seguire, in autunno ci sia stato un parziale dissequestro che non ha permesso la normale attività poichè la Regione non ha rilasciato la necessaria ‘autorizzazione per l’impatto ambientale”.
Se non ci saranno novità, a maggio 2024, mese in cui scade la cassa integrazione concessa a novembre 2022, dovrebbere partire i licenziamenti definitivi.
Proprio a luglio scorso, quando è iniziato il fermo dell’impianto, RdM era diventato il più grande produttore indipendente di cartoncino riciclato in Europa, acquisendo Fiskeby International Holding ab, società svedese che produce cartone da imballaggio realizzato al 100% con fibre recuperate, di elevata qualità, utilizzato principalmente per gli alimenti (si veda altro articolo di BeBeez).
Per il gruppo si era trattato dell’ultima acquisizione di una serie. A fine 2021, prima dell’opa di Apollo, infatti, aveva acquisito la spagnola Papelera del Principado, e nel giugno dello stesso anno anche l’olandese Eska (si veda altro articolo di BeBeez).Qualche mese prima, a febbraio, il gruppo cartario italiano aveva invece ceduto alla holding tedesca specializzata in turnaround Mutares la controllata francese La Rochette per concentrarsi sulla produzione di cartoncino da materiale riciclato (si veda altro articolo di BeBeez).
Il gruppo ha chiuso il 2021 con 803,2 milioni di euro di ricavi netti consolidati, un ebtida di 22,1 milioni e 170,2 milioni di debiti netti (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).