Alla fine Rhone Capital ce l’ha fatta ed è riuscito a conquistare la fiducia della famiglia Illy, acquisendo una quota di minoranza, si dice circa il 20%, in illycaffé spa, la società operativa del gruppo produttore di caffé. La notizia, anticipata sabato 21 novembre da Il Sole 24 Ore, è stata confermata con una nota diffusa poi lo stesso giorno dal noto gruppo produttore di caffé (si veda qui il comunicato stampa). Illycaffé è controllata da Gruppo Illy spa, che a sua volta da capo a vari membri della famiglia Illy.
Il completamento della transazione è atteso entro la fine del primo trimestre del 2021. illycaffè è stata assistita nella transazione da Goldman Sachs International, Studio Sabelli Benazzo e da Studio Gattai, Minoli, Agostinelli and Partners. Rhône è stata assistita da Credit Suisse, da EY per i servizi di due diligence finanziaria e fiscale e da Chiomenti Studio Legale e Paolo Montironi sul piano legale.
Il valore dell’operazione non è stato reso noto, ma sembra sia stata confermata la valutazione della società di oltre un miliardo di euro. L’operazione era infatti attesa da oltre un anno. La famiglia voleva infatti individuare un nuovo socio per accelerare l’espansione in nord America. Le ricerche erano iniziate nel settembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez), ma avevano subito uno stop per colpa del coronavirus, a inizio estate erano poi riprese e nel luglio scorso sul tavolo dell’advisor Goldman Sachs erano arrivate le prime offerte (si veda altro articolo di BeBeez). Allora si parlava di manifestazioni di interesse da parte di Advent, Oaktree, TowerBrook, Blackstone e un gruppo del Qatar (si veda altro articolo di BeBeez). Sino a quando ottobre è spuntato il nome di Rhone Capital (si veda altro articolo di BeBeez).
illycaffé ha chiuso il 2019 con ricavi consolidati per circa 520,5 milioni di euro (da 483 milioni del 2018), con un ebitda di 83,9 milioni (da 75,3 milioni) e un utile netto di 19 milioni (da 18,1 milioni ) e un debito finanziario netto di 109,9 milioni (da 107,9 milioni) (si veda qui l’analisi Leanus). Nel 2019 l’azienda ha impiegato 1405 persone. Gli store e i negozi monomarca illy nel mondo sono circa 269 in più di 40 Paesi.
L’operazione si intreccia con quella più a monte. Francesco Illy ha infatti messo in vendita la sua quota del 20,7% del capitale della holding e mesi fa ha trovato un accordo con il fondo Peninsula Capital (si veda altro articolo di BeBeez), ma a complicare l’operazione c’è il fatto che gli altri esponenti della famiglia Illy, in particolare Riccardo, Andrea e Anna Illy, hanno un diritto di prelazione sulla quota del fratello Francesco e quindi hanno di fatto l’ultima parola sull’interlocutore. Per questo motivo nel frattempo si sono fatti avanti altri potenziali investitori, in particolare si è parlato di Bain Capital (si veda altro articolo di BeBeez) e del fondo FSI, guidato da Maurizio Tamagnini (si veda altro articolo di BeBeez).
Andrea Illy, presidente di illycaffè, ha dichiarato: “Abbiamo scelto Rhône come compagno di viaggio per la prossima fase di crescita sulla base della loro profonda esperienza nel costruire partnership strategiche con aziende familiari e per la capacità di comprendere a fondo il nostro posizionamento distintivo e premium fondato sull’eccellenza qualitativa ma anche il nostro heritage e il nostro modello di business sostenibile. La partnership con illycaffè testimonia la condivisione da parte di Rhône del nostro approccio alla creazione di valore inclusivo rispetto a tutti i nostri stakeholder e realizzato attraverso l’applicazione dei più elevati standard etici nella gestione del nostro business. Credo fermamente che Rhône potrà essere un partner ideale per continuare a realizzare il nostro sogno di offrire il miglior caffè al mondo, che resta il fondamento della illycaffè e la visione irrinunciabile che continuiamo ad avere per il futuro”.
Massimiliano Pogliani, amministratore delegato di illycaffè, ha aggiunto: “Rhône dispone di una straordinaria esperienza nell’accompagnare le aziende nel loro portfolio nella realizzazione dei piani di sviluppo internazionale, in particolare negli Stati Uniti, un mercato chiave nei nostri piani di crescita”, ha affermato . “Oltre all’approccio di partnership di Rhône, sono entusiasta del loro ingresso per il contributo che potranno apportare al consiglio di amministrazione di illycaffè grazie alla loro comprovata esperienza nel supportare l’implementazione dei piani strategici e in particolare le iniziative di digital transformation, una leva per noi molto importante e ancora più rilevante nell’attuale contesto di mercato”.
Robert Agostinelli, cofondatore e managing director di Rhône ha dichiarato: “Siamo onorati di essere stati scelti da Andrea Illy e dal resto della famiglia come partner per accompagnarli nei loro obiettivi strategici internazionali di lungo termine. illycaffè è un esempio unico di come la proprietà di una famiglia multigenerazionale possa guidare e valorizzare l’identità di un brand eccellente in tutto il mondo. Siamo stati attratti dalla qualità del business di illy, dal suo approccio alla creazione di valore e dai suoi standard etici ineccepibili, che si riflettono sia nella governance societaria che nell’impegno verso la sostenibilità”.
Gianpiero Lenza, managing director di Rhône ha dichiarato: ” Crediamo che il nostro rispetto per Andrea Illy e la sua famiglia, e per il brand e il business che hanno costruito nel corso degli anni, nonché la nostra tradizione di partner di fiducia di aziende familiari internazionali, ci pongano in una posizione ideale per sostenere illycaffè nella sua prossima, importante fase di crescita. Siamo rimasti colpiti dal valore e dalla leadership di Massimiliano Pogliani e del suo management team, che stanno posizionando il marchio illy per continuare a crescere nel segmento premium con una strategia multi-canale. Non vediamo l’ora di poter cominciare la nostra collaborazione con loro, con la famiglia Illy e con il consiglio di amministrazione per sostenerli in questo percorso”.
Intanto anche l’altra società operativa del gruppo, Il Polo del gusto, che raggruppa i marchi di the (Dammann Frères), cioccolato (Domori), pasticceria inglese (Prestat), confetture (Agrimontana), vini (Mastrojanni) ed è guidata da Riccardo Illy, punta a trovare un partner di minoranza (si dice dal 20% al 40%) per accelerare la crescita, sulla base di una valutazione per il 100% attorno ai 250 milioni, così come dichiarato dallo stesso Riccardo Illy in un’intervista a La Stampa lo scorso gennaio (si veda qui WineNews). Il Polo del Gusto ha archiviato il 2019 con ricavi per 89 milioni di euro.