Saes Getters, gruppo quotato su Euronext Milan che crea e produce materiali con caratteristiche particolari utilizzati in diversi settori industriali, ha chiuso ieri la seduta a Piazza Affari con un balzo del 24,63%, a 29,35 euro per azione, dopo l’annuncio di un accordo per la vendita dell’intero business legato al Nitinol (lega di nichel e titanio elastica, adatta a vari settori tra cui il medicale) e, in particolare, delle controllate statunitensi Memry Corporation e Saes Smart Materials. L’operazione vale 900 milioni di dollari, pari a circa 17 volte l’ebitda rettificato relativo al perimetro di cessione nel periodo ottobre 2021-settembre 2022 (si veda qui il comunicato stampa). A comprare è la statunitense Resonetics, gruppo pioniere nelle soluzioni avanzate di ingegneria e produzione per l’industria delle bioscienze, con 14 stabilimenti e oltre 2.000 dipendenti tra Stati Uniti, Canada, Costa Rica, Israele e Svizzera,.controllato pariteticamente dai fondi GTCR e Carlyle, con quest’ultimo che si è entrato nel capitale nel dicembre 2021 (si veda qui il comunicato stampa di Carlyle e qui quello di GTCR), affiancando GTCR che invece è investitore di Resonetics dal 2017. In occasione della ricapitalizzazione, il gruppo era stato valutato 2,25 miliardi di dollari (si veda qui Bloomberg),
Saes Getters è stata seguita nell’operazione da Lazard in qualità di financial advisor, mentre Resonetics da Mediobanca. Per Saes, consulenti legali sono Nixon Peabody LLP, per le tematiche di diritto americano, e Fieldfisher – ufficio di Milano, per le tematiche di diritto italiano, mentre i consulenti fiscali sono lo Studio Maisto e Associati, per le tematiche fiscali italiane, e Plante Moran per le tematiche fiscali americane.
L’operazione, che dovrebbe concludersi entro il 2023, riguarda l’intero processo di produzione integrato verticalmente (dalla fusione della lega di Nitinol fino alla produzione di componenti), che é localizzato negli USA. Resta escluso dal perimetro della cessione il business medicale del gruppo che utilizza fili educati in Nitinol e attuatori termostatici a base di Nitinol.
Il business oggetto della cessione ha realizzato nei primi nove mesi del 2022 ricavi pari a 90,8 milioni di euro, un ebitda di 36,3 milioni (redditività del 40%) e un risultato netto di 24,5 milioni. Nel 2021, i ricavi sono stati pari a 88 milioni, con un ebitda di 30,9 milioni (35,2% di redditività) e un utile netto di 21,1 milioni. Dal punto di vista del personale, l‘operazione riguarda un organico complessivo di 521 lavoratori al 30 settembre 2022 (478 dipendenti presso Memry Corporation e 43 dipendenti Saes Materials, Inc., esclusi i lavoratori interinali).
Visto che sono esclusi dalla cessione sia il business medicale sia le attività nel settore delle leghe a memoria di forma per applicazioni industriali, che non sono condotte dalle due partecipate cedute e che continueranno a essere gestite da Saes, Resonetics sottoscriverà un contratto di fornitura al gruppo cedente relativo al Nitinol che è necessario affinché Saes possa continuare il business Sma industriale.
Il prezzo finale sarà soggetto a possibili aggiustamenti, secondo un meccanismo di calcolo tipico di questo tipo di operazioni, che è legato ai valori effettivi di working capital e alla posizione finanziaria netta delle società oggetto di cessione alla data del closing, in cui sarà corrisposta anche l’intera somma, per cassa.vIl prezzo di 900 milioni di dollari, pari a 857,1 milioni di euro con la conversione al cambio attuale, confrontato col valore contabile al 30 settembre 2022 degli asset netti oggetto della cessione (137,5 milioni di euro), comporta una plusvalenza lorda pari a circa 719,6 milioni, che diventano 584,6 milioni al netto dei costi legati all’operazione (spese legali, di consulenza e per incentivi), stimati oggi in circa 135 milioni La determinazione finale sarà portata a termine entro la data del closing, entro la quale si conta di fare in modo che le due società americane oggetto di cessione abbiano una posizione finanziaria netta prossima allo zero.
“L’operazione consentirà a Saes di disporre di una ingente iniezione di liquidità, che permetterà al gruppo di sviluppare un piano industriale di crescita, organica e inorganica, coerente con le competenze tecnico-scientifiche del gruppo, con particolare focus nelle aree del packaging avanzato e dei nuovi materiali funzionali (chemicals), oltre che da utilizzarsi per garantire un ritorno per gli stakeholder“, ha spiegato Massimo della Porta, presidente di Saes Getters.
Ricordiamo infine che Saes Getters, nel maggio del 2022, ha perfezionato l’acquisto dell’ulteriore 51% di Saes Rial Vacuum srl, di cui già deteneva il 49%, dando esecuzione alle intese raggiunte tra le parti il 25 ottobre 2021 e successivamente formalizzate. L’azienda acquisita è specializzata nella progettazione e produzione di camere da vuoto per acceleratori, sincrotroni e per l’industria. Un’operazione avvenuta nell’ottica del rafforzamento della posizione competitiva di Saes Getters nel settore dell’alto vuoto e che segue l’acquisizione di Strumenti Scientifici Cinel del luglio 2021.