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Passa finalmente di mano l’impianto di raffinazione, gassificazione e cogenerazione di energia elettrica di Priolo, che fa capo a ISAB srl, a sua volta controllata al 100% dalla svizzera Litasco sa, indirettamente controllata dal colosso russo Lukoil. Ieri infatti è stata annunciata la firma dell’accordo di vendita a GOI Energy Limited (si veda qui il comunicato stampa).
Quest’ultima è una società energetica controllata da Argus, fondo di private equity e asset management di Cipro, e guidata dall’amministratore delegato Michael Bobrov, che è anche ad e azionista di maggioranza di Green Oil Energy, sua volta è l’azionista di maggioranza di Bazan Group, uno dei più grandi e complessi gruppi energetici in Israele, che gestisce il più grande impianto integrato di raffinazione e petrolchimico del Paese.
Nell’ambito di questa transazione, GOI Energy ha concordato accordi esclusivi di fornitura e di offtake a lungo termine con Trafigura, uno dei maggiori commercianti indipendenti di petrolio e prodotti petroliferi al mondo. Gli accordi garantiranno una fornitura sicura di petrolio alla raffineria e un’offerta garantita di prodotti raffinati, oltre a sostenere il fabbisogno di capitale circolante della raffineria.
L’operazione è soggetta al verificarsi di alcune condizioni sospensive relative, tra l’altro, all’ottenimento delle autorizzazioni da parte di tutte le autorità competenti, incluso il Governo italiano. Il closing dell’operazione è previsto entro la fine di marzo 2023. Nell’ambito dell’operazione, Bonelli Erede ha agito come consulente legale di GOI Energy, mentre Ernst & Young ha agito come consulente finanziario.
Ricordiamo che lo scorso novembre 2022 Lukoil aveva invece respinto l’offerta per Isab, avanzata dal fondo di private equity Usa Crossbridge Energy Partners (si veda altro articolo di BeBeez).
ISAB è un complesso petrolchimico che combina impianti di raffinazione, gassificazione e cogenerazione di energia elettrica ed è costituito da tre siti produttivi interconnessi. Il complesso si trova a Priolo Gargallo, Siracusa, ed è uno dei più grandi siti industriali d’Europa. ISAB è stata l’ultima raffineria costruita e avviata in Italia ed è la seconda più grande del paese e la quinta in Europa. L’impianto ha una capacità di raffinazione annua di 10 milioni di tonnellate con un massimo di 14 milioni e produce energia elettrica pari a circa il 18 per cento del fabbisogno siciliano.
Ricordiamo che Lukoil aveva acquisito il 49% di ISAB da ERG nel 2008, sulla base di un accordo che valutava l’intero asset 2,75 miliardi di euro e che prevedeva la possibilità per ERG cedere il resto del capitale in tranche successive (si veda qui il comunicato stampa di allora). Negli anni Lukoil ha poi raggiunto il 100%. ISAB ha chiuso il bilancio 2021 con 2,6 miliardi di euro di ricavi netti, un ebitda di 614,6 milioni e un debito finanziario netto di 704 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Michael Bobrov, ad di GOI Energy, ha dichiarato: “Siamo lieti di annunciare di aver raggiunto un accordo con Litasco. Siamo profondamente consapevoli dell’importanza di Isab per l’economia italiana, per la Sicilia e per la comunità locale. Crediamo fermamente che Isab abbia un potenziale di sviluppo importante e abbiamo un solido piano aziendale per riuscire a valorizzarlo. In stretta collaborazione con il Governo italiano, siamo ottimisti sul fatto che l’operazione sarà completata con successo”.