La società di partecipazioni lussemburghese Seta Holding sa, assistita dall’advisor esclusivo per l’Italia J Hirsch srl, attraverso il veicolo Silca Holding srl, ha acquisito Silca srl, azienda specializzata nella produzione di particolari per il macchinario movimento terra, per la meccanizzazione agricola, per la trasmissione e per ricambi di tipologia diversa, mediante stampaggio a caldo dell’acciaio. A vendere è stato l’attuale socio unico di Silca, Ferla srl, che fa capo all’amministratore delegato Francesco Alessandro Gally. Ferla ha reinvestito per una minoranza e Gally è stato confermato alla guida della società. L’operazione è stata finanziata da Intesa Sanpaolo (si veda qui il comunicato stampa).
Silca Holding è stata assistita nell’operazione da Molinari Agostinelli Studio Legale. Pedersoli Studio Legale ha invece assistito Ferla, in aggiunta allo Studio Ciani Ramasco per tutti gli aspetti riguardanti la fiscalità e la struttura dell’operazione. Il gruppo Intesa Sanpaolo è stato assistito nell’occasione da Advant Nctm.
Fondata negli anni ’70 e con sede a Busano (Torino), Silca ha una capacità produttiva di 18 mila tonnellate annue di particolari stampati, in un range di peso che va da 4 a 55 Kg. La società ha registrato un fatturato di circa 22 milioni di euro nel 2022, in crescita di oltre il 46% rispetto al 2021, con un ebitda di circa 5 milioni, raddoppiato rispetto all’esercizio precedente. Il 2021, infatti, si era chiuso con 14,6 milioni di euro di ricavi netti, un ebitda di 2 milioni e liquidità netta per 1,8 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). L’ingresso di Seta Holding consentirà a Silca lo sviluppo di nuovi prodotti da offrire alla clientela storica dell’impresa.
Seta Holding, piattaforma di investimento multistrategy lussemburghese, ha un NAV delle attività in gestione pari a circa 150 milioni di euro e raccoglie capitali italiani ed esteri deal by deal nel mid-market con un’ottica generalista e opportunistica e con un ticket di investimento compreso tra i 50 e i 100 milioni, per una valutazione d’impresa tra i 100 e i 250 milioni, intervenendo con eventuali co-investitori nel caso di operazioni di taglia superiore.
Seta Holding è attualmente impegnata nell’opa su Sebino, società attiva nella progettazione, sviluppo e installazione di sistemi di sicurezza e antincendio (si veda altro articolo di BeBeez). Considerando Sebino e Silca, le partecipazioni in portafoglio a Seta Holding sono oggi sei. Di queste soltanto due sono di minoranza: nell’istituto Usa Genesis Bank e nell’azienda di moda australiana Zimmermann, la cui maggioranza appartiene al fondo Style Capital (si veda altro articolo di BeBeez). La holding possiede inoltre partecipazioni di maggioranza in Panini (si veda altro articolo di BeBeez) e in Golmar (si veda altro articolo di BeBeez). La prima operazione, finanziata da Stoneweg, risale alla fine del 2019 e ha riguardato l’acquisizione dell’azienda fondata nel 1945 inizialmente per distribuire macchine e attrezzature per ufficio, poi specializzata in soluzioni di acquisizione e trasformazione digitale di assegni e dall’anno scorso attiva anche nel campo della “secure identity” attraverso la biometria non solo in ambito bancario, ma anche assicurativo e sanitario in Europa e nelle Americhe, con un fatturato di 45 milioni di euro e un ebitda di 10 milioni. L’acquisizione di Golmar, fondata nel 1972 da Mario Golè e attiva nella distribuzione di prodotti per la sanificazione a marchio proprio, risale invece a quasi due anni fa e nel corso del 2022 ha realizzato un fatturato di circa 70 milioni, con un ebitda di 12 milioni.