Sta prendendo forma la squadra che andrà a gestire il nuovo veicolo di private equity che nascerà dallo spinoff delle attività di Intesa Sanpaolo nel settore e dall’alleanza con l’asset manager newyorkese Neuberger Berman (ex braccio di asset mangement di Lehman Brothers) (si veda altro articolo di BeBeez).
L’operazione, che dovrebbe vedere la luce entro marzo e che è gestita dal capo del merchant banking di Intesa, Marco Cerrina-Feroni, dal responsabile delle attività di private equity Fabio Cané e dai manager Michele Quaranta, Marco De Simoni Giacomo Berti, Tommaso de Bustis Figarola e Francesco Moglia, non riguarderà infatti tutti i manager al momento operativi nel private equity della banca, perché una parte delle attività resterà infatti ancora in capo alla banca.
In ogni caso, scrive oggi MF-Milano Finanza, nel team entreranno anche manager esterni a Intesa Sanpaolo e a Neuberger Berman, e in particolare farà parte della squadra Stefano Bontempelli, managing director di Société Générale Cib a Milano ed ex Lehman Brothers.
Il nuovo fondo, battezzato NB Reinassance Partners, come indicato già mesi fa dalla banca, punta a regime ad avere un patrimonio di 600 milioni, le cui quote, per un valore complessivo di circa 500 milioni, saranno sottoscritte da Intesa Sanpaolo e Neuberger Berman in parti uguali. Il resto, invece, sarà sottoscritto da altri investitori internazionali.
Alla capitalizzazione del veicolo Neuberger Berman parteciperà apportandoil portafoglio di quote di fondi di private equity acquisito da Intesa per un valore di circa 100 milioni di euro ( in particolare quelle nei fondi Clessidra, Cinven, Apax, Carlyle e Apollo) e investendo un altro centinaio di milioni in cash. Quanto a Intesa Sanpaolo, apporterà al fondo la maggioranza di una newco alla quale saranno state girate circa 20 partecipazioni di private equity in varie società per un valore di circa 300 milioni (il tutto sulla base di una fairness opinion stilata da Rotschild).
Tra le partecipazioni in via di cessione ci sono quelle in Stroili Oro, Guala, Ilpea, Yamamay, Esaote, Pavan, Novamont, SigmaTau, Termomeccanica e Rina. Quella in Giochi Preziosi resterà in capo a Intesa, in attesa che si capisca come evolve la ristrutturazione del debito in atto del gruppo di giocattoli, così come pare che non verrà ceduta quella in Granarolo. Quanto alla partecipazione in Fila, era stato inizialmente previsto che facesse parte della partita, ma di recente la banca ha scelto di cederla alla Spac Space nell’ambito dell’operazione che porterà in Borsa il gruppo produttore di matite colorate (si veda altro articolo di BeBeez).
A interessarsi all’operazione, prima di Neuberger Berman, sono stati anche Tages, Ardian e Coller Capital.