Ha chiuso con un balzo dell’11,4% a 3,62 euro per azione ieri il titolo Technogym al suo debutto a Piazza Affari. L’azienda italiana leader nelle attrezzature per il wellness era stata valutata in ipo 3,25 euro per azione con una capitalizzazione iniziale di 650 milioni (si veda altro articolo di BeBeez), al di sotto delle valutazioni circolate sul mercato nei mesi precedenti, sulla base del fatto che il bilancio di Candover Investments, la holding di fondi private equity quotata a Londra che aveva coinvestito in technogym accanto ad Arle Capital Partners (ex Candover Capital Partners), valutasse il 100% dell’equity di Technogym circa 890 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez)
Il collocamento istituzionale si era chiuso il 28 aprile, con una domanda quattro volte superiore all’offerta. Advisor dell’operazione erano stati Mediobanca, Goldman Sachs, Jp Morgan, con Nextam Partners come co-lead manager. Sono state offerte agli investitori 57,5 milioni di azioni (comprensive di greenshoe option), in precedenza di proprietà di Salhouse Holding, veicolo che fa capo ai fondi. Si tratta del 28,75% del capitale totale, rilevato da 70 fondi, di cui 63 internazionali.
Salhouse ha incassato dal collocamento 186,9 milioni di euro e rimane nel capitale di Technogym con l’11,25%. Il controllo resta però saldamente nelle mani della famiglia Alessandri, che mantiene il 60% del capitale.
La quotazione è avvenuta in un movimentato evento a Palazzo Mezzanotte in cui i presenti, seduti sulle wellness ball dell’azienda romagnola, sono stati coinvolti in una lezione collettiva di fitness. Erano presenti tutti i testimonial sportivi di Technogym, da Fabio Cannavaro a Clemente Russo, a Flavia Pennetta, ma anche grandi nomi della finanza e dell’imprenditoria italiana: da Alberto Nagel ad Alessandro Profumo, dai fratelli Della Valle a Claudio Costamagna.