Tapì spa, leader mondiale nel design e nella produzione di tappi a T per il mondo degli spirits premium e super premium, è salito al 90% del capitale di Tapì Argentina, da un’iniziale quota minoritaria. Il restante 10% del capitale è rimasto invece i proprietà dell’attuale direttore generale di Tapì Argentina, Mariano Paz, che continuerà a ricoprire lo stesso incarico con l’obiettivo di sviluppare i mercati del Sud America.
Gli acquirenti sono stati assistiti da Marval, O’Farrell & Mairal in qualità di consulenti legali e da Kpmg per gli aspetti contabili e fiscali.
Guidata dal ceo Roberto Casini, Tapì è controllata dallo scorso febbraio da Wise sgr attraverso il fondo Wisequity IV, e con co-investitori Nuova Energia Holding, EuroInvest e il management (si veda altro articolo di BeBeez).
Tapì ha chiuso il 2016 con 40 milioni di euro di ricavi e un ebitda di 8 milioni, dopo aver chiuso il 2015 con un fatturato di 31,6 milioni di euro, un ebitda di 3,9 milioni e un debito finanziario netto di 4,2 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Secondo Stefano Ghetti, il partner di Wise sgr che ha seguito l’operazione, “Tapì Argentina rappresenta la piattaforma ideale per sviluppare il mercato del Sudamerica, avendo già una facility produttiva ad alta componente tecnologica”.
La nuova acquisizione, consente infatti al gruppo Tapì di poter contare su un quarto stabilimento produttivo, dedicato all’approvvigionamento di tutto il mercato sudamericano, mentre gli altri tre stabilimenti (uno in Messico e due in Italia) riforniscono già clienti in tutto il Nord America, Canada ed Europa.