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Grande performance di TIM ieri a PIazza Affari, che ha chiuso a quota 0,2314 euro per azione con un +3,77%, dopo aver toccato massimo oltre il 4%, dopo le ultime indiscrezioni su ulteriori possibili soluzioni per sbloccare il dossier sulla rete unica.
Secondo quanto riferito da Il Messaggero, infatti, entro il 20 gennaio Cassa Depositi e Prestiti e Macquarie potrebbero presentare un’offerta non vincolante per Netco, la società in cui sarebbe trasferita l’infrastruttura di rete fissa di TIM e che include Sparkle, l’operatore internazionale di telecomunicazioni all’ingrosso interamente di proprietà di TIM, che gestisce cavi in fibra che si estendono per oltre 500 mila chilometri, con una rete sottomarina che trasmette informazioni tra i Paesi dell’Europa, del Mediterraneo e delle Americhe. La proposta di CDP-Macquarie per NetCo si dice si aggiri sui 17-18 miliardi di euro, compresi i 10 miliardi di debito di TIM e 21 mila dipendenti dell’azienda.
Il compagno di viaggio di CDP sarebbe quindi ancora una volta Macquarie, che già è socio di CDP in Open Fiber con un 40%, mentre non si parla più di Global Infrastructure Partners e di KKR Infrastructure, quest’ultimo proprietario del 37,5% della rete secondaria di TIM FiberCop. A metà dicembre, invece, sembrava che GIP e KKR sarebbero stati i principali attori coinvolti da CDP in una possibile opa parziale su NetCo, lasciando a Macquarie un ruolo più secondario. Di sicuro KKR entrerà nella partita, se in NetCo confluirà FiberCop (si veda altro articolo di BeBeez).
In tutto questo resta sempre cruciale il ruolo dei francesi di Vivendi, primo azionista di TIM con il 23,5%, che ovviamente vorrebbero massimizzare il valore di cessione di NetCo e nei mesi scorsi ha fatto capire di avere in mente una valutazione di circa 31 miliardi, sempre compreso il debito, quindi ben altra cifra rispetto ai 17-18 miliardi di cui sopra.
Intanto nella conferenza stampa di fine anno lo scorso 9 dicembre il premier Giorgia Meloni, a una domanda diretta sulla sua posizione in tema di controllo delle reti di telecomunicazione nazionali, ha risposto: “Io le confermo che questo governo si dà l’obiettivo duplice: da una parte, di assumere il controllo della rete per ragioni che abbiamo spiegato tante volte e che mi immagino tutti condividiamo in fondo (una questione strategica) e, dall’altra di, ovviamente, lavorare il più possibile per mantenere i livelli occupazionali. Però queste sono le due grandi questioni che a noi interessano perché tutto il resto lo lasciamo alla dinamica libera del mercato” (si veda qui il video della conferenza stampa).