La paytech italiana Nexi ieri ha lasciato sul terreno il 5,75% a Piazza Affari, dopo che i fondi azionisti Bain Capital, Advent International e Clessidra, riuniti nel veicolo Mercury UK Holdco, hanno ceduto con un processo di accelarated bookbuilding un altro 13,4% del capitale, scendendo così circa al 20% (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, il veicolo ha ceduto 84 milioni di azioni ordinarie di Nexi per un controvalore di circa 1,3 miliardi di euro. Il collocamento è stato effettuato a 15,5 euro per azione, ovvero uno sconto dell’8% rispetto al prezzo di chiusura. A seguito dell’operazione, il flottante ora supera il 50% del capitale. Nell’operazione, Mercury è stata assistita da Legance. Il bookbuilding è stato curato da Barclays, Citigroup e Goldman Sachs come joint global coordinator e joint bookrunner.
I fondi avevano ridotto in precedenza la loro quota in Nexi, sempre con un processo di abb, lo scorso maggio, cedendo circa 55 milioni di azioni, pari all’8,8% del capitale, al prezzo di 14,2 euro per azione per un totale di 781 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez) e lo scorso gennaio, cedendo circa 48,5 milioni di azioni, pari al 7,7% del capitale al prezzo di 11,6 euro per azione per un totale di 560 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). A fine giugno, poi, è stato firmato il closing dell’operazione con la quale è stato trasferito a Nexi il ramo aziendale di Intesa Sanpaolo relativo all’attività di acquiring svolta nei confronti di oltre 380 mila punti vendita. Nell’ambito dell’operazione Intesa Sanpaolo ha acquistato da Mercury UK HoldCo azioni Nexi pari a una quota del 9,9%, al prezzo di 653 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). A valle di tutte queste operazioni, quindi, i fondi si trovavano ancora in possesso di circa il 30,4% del capitale della paytech.
La vendita appena annunciata è avvenuta all’indomani dell’annuncio della fusione di Nexi con Sia, il gruppo leader nei servizi e nelle infrastrutture di pagamento, controllato da Cdp Equity (si veda altro articolo di BeBeez). Mercury si è impegnata con le banche collocatrici a definire un periodo di lockup sul restante pacchetto azionario di Nexi che, una volta completata la cessione, sarà pari a 126 milioni di azioni, corrispondente al 20,1% del capitale e al 14% del capitale pro-forma post fusione con Sia. Il lockup riguarderà il 100% delle azioni nelle mani di Mercury per i primi 6 mesi successivi al closing dell’operazione Sia e il 50% della partecipazione per i successivi 12 mesi a determinate condizioni. Ai valori attuali di Borsa il nuovo gruppo avrà una capitalizzazione complessiva superiore a 15 miliardi.
Nexi ha chiuso il 2019 con 984,1 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 502,5 milioni e una posizione finanziaria netta di 1,47 miliardi, in netto miglioramento dai 2,45 miliardi di fine 2018, grazie al rimborso e rifinanziamento del debito pregresso (si veda altro articolo di BeBeez) e alla generazione di cassa di periodo. Lo scorso aprile ha Nexi ha poi collocato 500 milioni di euro di obbligazioni senior unsecured equity-linked con scadenza 2027 per finanziare parte del corrispettivo previsto per l’acquisizione delle attività di merchant acquiring da Intesa Sanpaolo (si veda altro articolo di BeBeez).
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