L’evento della settimana, nel comparto degli investitori quotati in private capital, è stato il debutto alla borsa di Amsterdam di CVC Capital Partners, leader globale nel settore con circa 186 miliardi di euro in gestione ripartiti tra private equity, credito e infrastrutture, che venerdì 26 ha messo a segno un +24%, facendo sorgere peraltro dubbi sul fatto che la valutazione forse sia stata troppo prudenziale.
Fatto sta che il prezzo nelle prime ore di contrattazione è balzato dai 14 euro del collocamento a 17 euro. Con l’ipo, che data la richiesta ha reso necessario l’integrale esercizio della greenshoe, CVC ha collocato azioni, per l’equivalente di 2 miliardi di euro, di cui 250 milioni a titolo di aumento di capitale, corrispondente a un flottante del 14,3%, in un’operazione in cui a CVC è stata riconosciuta una valutazione di poco superiore a 14 miliardi di euro , di cui circa 2,47 miliardi (prima della vendita) attribuibili ai tre fondatori, ovvero Donald McKenzie, Rolly Van Rappard e Steve Koltes (si veda qui il prospetto di collocamento).
Ricordiamo che tra le principali aziende in portafoglio a CVC attualmente c’è il colosso del the Lipton, il marchio svizzero dell’orologeria Breitling e una quota della società che gestisce i diritti della Liga spagnola di calcio. In Italia le principali partecipazioni in portafoglio sono il 51,8% del gruppo farmaceutico Recordati, acquisito nell’estate del 2018 per 3 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez) e il 100% di Mutliversity, leader in Italia nel mercato dell’e-learning e della formazione digitale, acquisito in due fasi tra il 2019 e il 2021, dall’imprenditore Danilo Iervolino (si veda altro articolo di BeBeez), partecipazione quest’ultima che proprio in questi giorni è stata passata da CVC a un fondo di continuazione, con il supporto si dice di un pacchetto di finanziamenti da un miliardo di euro organizzato da Morgan Stanley e Goldman Sachs (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel frattempo l’impennata dei titoli tecnologici alla fine della scorsa settimana, spinta dalla crescente domanda di servizi legate all’intelligenza artificiale e al cloud computing, che hanno alimentato i conti di Alphabet e Microsoft, e anche messo le ali al titolo di Trinity Capital (+5,7%). Quest’ultimo è un investitore statunitense (la sede è a Phoenix, in Arizona) in venture debt, quindi specializzato in prestiti alle aziende innovative. Questo tipo di prestiti tra l’altro è generalmente a tasso variabile e spesso è a fronte dell’emissione di titoli convertibili in equity, per cui il valore del portafoglio è molto legato all’andamento di mercati come il Nasdaq, che la scorsa settimana è cresciuto del 3,7%. A mettere ulteriore benzina nel motore del titolo Trinity è stata la notizia, diffusa venerdì 26. dell’acquisto di un consistente stock di azioni da parte di International Assets Investment Management LLC.
Tuttavia la settimana trascorsa, tra le migliori finora per i listini azionari, ha beneficiato del sentiment dei mercati sull’efficacia dell’azione delle banche centrali contro l’inflazione, evidenziata dal dato del CPI negli Usa, risultato in linea con le attese, il che significa niente brutte sorprese sul fronte tassi, sia Oltreoceano (anche per l’avvicinarsi delle elezioni) che in Europa.
Ne hanno approfittato molti titoli di investitori in private capital con portafogli esposti al Vecchio Continente. Tanto che soltanto nove titoli sui 45 del basket selezionato da BeBeez e pubblicato nella pagina Trading floor di BeBeez in collaborazione con eToro, hanno chiuso in negativo. Il miglior performer europeo è stata la tedesca Mutares, seconda classificata con un +5.1%, che la scorsa settimana ha fatto molto parlare di sé con due acquisizioni. Il primo è stato l’acquisto del controllo della britannica Greenview Group Holdings, produttore di apparecchiature di riscaldamento e condizionamento a basso consumo di energia e altre soluzioni energeticamente efficienti (si veda qui il comunicato stampa). Venerdì 25 Mutares ha invece annunciato l’acquisto, riconoscendo una valutazione di 55 milioni, del controllo dell’italiana Sofinter (si veda altro articolo di BeBeez) che produce generatori di vapore e per la quale sono prevedibili sinergie con la stessa Greenview.
Sul gradino più basso del podio troviamo infine Italmobiliare (+5%), spinta dalla notizia diffusasi venerdì scorso che Morgan Stanley, dopo una serie di acquisti sul mercato, ha aumentato dal 4,4 al 5,5% la quota in suo possesso della holding controllata dalla famiglia Pesenti. Dato che Italmobiliare ha un flottante alquanto ridotto, circa il 27%, le operazioni sul titolo hanno un effetto non trascurabile sul prezzo. Ricordiamo che Italmobiliare per molto tempo ha presentato uno sconto piuttosto sensibile sul NAV (si veda in proposito qui l’inchiesta sul numero 18 di BeBeez Magazine), e l’investment bank americana sta puntando su una sua riduzione.
In tale positivo contesto spicca lo scivolone del 3,4% di Blackstone Mortgage Trust, controllata del gigante Usa del private capital specializzata nel real estate lending, in particolare su uffici e immobili commerciali. Le vendite sul titolo sono scattate dopo l’annuncio dei risultati del primo trimestre 2024, chiuso con una perdita di 124 milioni di dollari (si veda qui il comunicato stampa).
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