Unieuro debutterà il 4 aprile a Piazza Affari con una capitalizzazione di soli 220 milioni di euro, dopo che il 30 marzo si è conclusa l’offerta di vendita riservata ai soli investitori istituzionali, che ha fissato il prezzo di collocamento a 11 euro per azione, cioé ben al di sotto del minimo della forchetta individuata in origine dall’emittente di 13 e 16,5 euro per azione (si veda altro articolo di BeBeez), che avrebbe portato a una capitalizzazione iniziale compresa tra i 260 e i 330 milioni (scarica qui il comunicato stampa e l’integrazione del comunicato).
Il prezzo di offerta è stato calcolato sulla base di una valutazione del gruppo Unieuro pari a 4,3 volte l’ebitda a fine febbraio 2016 e tenendo conto della posizione finanziaria netta al 30 novembre 2016. Unieuro aveva chiuso l’esercizio 2015-2016 a fine febbraio 2016 con ricavi a 1,57 miliardi da 1,4 miliardi di un anno prima, un ebitda rettificato di 59,1 milioni da 50,8 milioni e un utile d’esercizio a 10,6 milioni dal rosso di 1 milione circa di un anno prima, a fronte di un debito finanziario netto di 26 milioni, di cui debiti per 25 milioni nei confronti del sistema bancario. A fine novembre scorso, invece il debito finanziario netto era sceso a 25,4 milioni a fronte di un ebitda rettificato per i nove mesi di 38,1 milioni.
La catena di elettronica al consumo controllata da Italian Electronics Holding (che fa capo a Rhone Capital al 70,5%, a Dixons Retail al 15%, e alla famiglia Silvestirni e al management al 14,5%) sbarcherà però sul segmento Star di Borsa Italiana con un flottante pari al 31,8% del capitale sociale (ovvero il 35% in caso di integrale esercizio dell’opzione greenshoe), visto che i venditori hanno deciso di cedere soltanto 6.363.637 di azioni, contro gli 8,5 milioni ipotizzati inizialmente e con la greenshow che è stata adeguata conseguentemente a 636.363 azioni, pari al 10% dell’ammontare complessivo delle azioni poste in vendita. Gli azionisti venditori hanno incassato quindi 70 milioni di euro (al lordo delle commissioni e senza tenere conto dell’esercizio della greenshoe).
Il collocamento istituzionale è stato coordinato e diretto dai joint global coordinator e joint bookrunner Citigroup, Credit Suisse e Mediobanca. UniCredit Bank ha agito a sua volta da joint bookrunner e Mediobanca da sponsor e specialista. Advisor legali per Unieuro e per l’azionista venditore sono stati Nctm e Latham & Watkins, mentre Linklaters ha assistito le banche. La società incaricata della revisione legale dei conti della società è Kpmg.