Alla fine Argenta, il gruppo specializzato nella gestione di distributori automatici di snack e bevande calde e fredde, è convolato a nozze con la collega svizzera Selecta, controllata da Kkr (scarica qui il comunicato stampa).
Argenta è a sua volta controllata dal 2007 da Motion Equity partners, che nel 2014 è stata affiancata dalla stessa Kkr, che ha finanziato il gruppo con 100 milioni, acquisendo contestualmente un warrant per un 20% del capitale (si veda altro articolo di BeBeez).
Dopo un’asta partita a inizio anno che aveva attirato l’interesse soprattutto di gruppi industriali attivi nel settore del vendig, ma anche in quello retail e dei prodotti alimentari (si erano fatti i nomi della tedesca Dallmayr e del gruppo giapponese DyDo Drinco, quotato a Tokyo), la scelta di Motion Equity Partners è stata quella di vendere a Selecta. Un’ipotesi, questa, che era sul piatto sin dall’inizio, come piano B, nel caso le offerte di investitori terzi non avessero soddisfatto le aspettative degli azionisti (si veda altro articolo di BeBeez) e di cui gli operatori di settore parlavano in realtà da due anni (si veda altro articolo di BeBeez). A differenza di quanto si ipotizzava a un certo punto, però, Motion non ha reinvestito nella nuova realtà.
L’operazione condotta da Kkr con Argenta è stata simile a quella condotta sulla stessa Selecta. Nel giugno 2014 il fondo Usa aveva infatti finanziato Selecta per 220 milioni di euro, sottoscrivendo un prestito subordinato PIK (con capitalizzazione a scadenza degli interessi) dotato di warrant per il 35-40% del capitale. Contemporaneamente il gruppo svizzero aveva rifinanziato il resto del debito con 550 milioni di euro di bond high yield (si veda altro articolo di BeBeez).
La combinazione con Argenta potrà rafforzare la posizione competitiva di Selecta come leader paneuropeo con una presenza allargata a 16 paesi. Le attività italiane di Argenta sono perfettamente complementari alla presenza territoriale di Selecta, in quanto quest’ultima non ha attualmente alcuna presenza in Italia. Inoltre, Argenta apporterà una clientela di alta qualità, diversificata e consolidata.
David Flochel, ceo di Selecta, ha commentato: “L’acquisizione rende le nostre aziende una piattaforma unica, che ci permetterà di beneficiare e imparare dalle modalità operative best in class a livello europeo di Argenta. Grazie al nostro azionista di maggioranza Kkr, abbiamo un potente investitore dalla nostra parte, che ci supporta nel far crescere e sviluppare la nostra attività in Europa”.
Stefano Fanti, ceo di Argenta, ha aggiunto: “Siamo entusiasti della partnership con il principale self-service retailer in Europa. Entrando in Selecta, Argenta avrà accesso a risorse finanziarie e operative che non sono seconde a nessuno nel mercato europeo dei servizi per la caffetteria e del vending. Insieme, affronteremo le opportunità digitali, come il pagamento cashless e il data analytics”.
Lazard ha agito come consulente finanziario di Selecta e Kkr. Kirkland & Ellis, Simpson Thacher & Bartlett e Ropes & Gray hanno agito in qualità di consulenti legali. Mediobanca e UniCredit hanno agito come consulenti finanziari di Motion Equity Partners. Pedersoli Studio Legale e Linklaters hanno agito come consulenti legali.
La società potenzialmente combinata avrebbe ricavi pro forma di oltre 1,5 miliardi di euro ed ebitda pro forma di circa 240 milioni, senza contare le sinergie attese superiori a 45 milioni dall’integrazione di Pelican Rouge, anch’essa da poco acquisita da Selecta.
Il gruppo svizzero ha chiuso i nove mesi dell’esercizio 2016-2017 con 542 milioni di euro di ricavi, 65,3 milioni di ebitda e un debito finanziario senior netto di 614,7 milioni. Mentre, secondo quanto risulta a BeBeez, il gruppo Argenta dovrebbe chiudere il bilancio al 30 settembre 2017 in linea con i numeri dell’esercizio 2015-2016, quando aveva registrato ricavi per 225 milioni di euro, con un ebitda di 53,1 milioni e un debito finanziario netto di 200 milioni, dove il debito con le banche (Unicredit e Mediobanca) è tutto senior, visto che il debito mezzanino, originariamente di 100 milioni in capo alla controllante HSC 3 sarl, era stato rilevato appunto nel gennaio 2014 da Kkr.
Argenta ha una storia finanziaria abbastanza travagliata alle spalle, ma negli ultimi anni era tornata alla redditività. I problemi erano nati da un minore ebitda a consuntivo, sulla base del quale era stata stimata la sostenibilità del debito al servizio del buyout da parte dei fondi Motion equity Partners (allora Cognetas) e Investitori Associati, che nell’autunno 2007 avevano rilevato il gruppo dal fondo Advent International e dall’ex management. Tanto che la marginalità di Argenta nel 2008, pur rilevante (l’ebitda 2008 era di 42 milioni, cioè il 22% dei 183 milioni di fatturato), era stata molto più bassa del previsto (il budget era di 62 milioni, cioè il 34% del fatturato) con la conseguente rottura dei covenant sui 300 milioni di debito senior in capo alla società operativa e sui 70 milioni di mezzanino in capo alla holding.
Nel 2009, grazie alla conversione in warrant (sul 23% del capitale della holding) dell’intero finanziamento mezzanino di Hvb (gruppo Unicredit) e Mediobanca, al rifinanziamento del debito senior (sempre Unicredit e Mediobanca) e all’iniezione di 65 milioni di nuovo capitale da parte di Motion (Investitori si era tirata indietro), Argenta era riuscita a rientrare in carreggiata.