Versalis (gruppo ENi) ha annunciato ieri che salirà al 35% del capitale di Novamont spa, società Benefit certificata B Corporation, leader mondiale nella produzione di bioplastiche, sinora controllata al 75% da Mater-Bi (a sua volta controllata da NB Renaissance e Investitori Associati e altri investitori) e sinora partecipata al 25% da Versalis (si veda qui il comunicato stampa). Mater-Bi, quindi, ora scende al 65%. Eni e Versalis sono state assistite sul piano legale da Gattai, Minoli, Partners.
Ricordiamo Mater-BI fa capo a NB Renaissance (attraverso Melville srl) per una quota del 35%. Quella quota era passata a NB Reinassance a inizio 2016, insieme a un gruppo di partecipazioni di private equity in altre società tutte originariamente in capo a Intesa Sanpaolo, nell’ambito dell’operazione di spinoff delle attività di private equity della banca condotta in alleanza con Neuberger Berman (si veda altro articolo di BeBeez). Intesa Sanpaolo a sua volta aveva acquisito il controllo di Novamont insieme al fondo Investitori Associati II nel 1996 dall’allora gruppo Montedison. Investitori Associati II è in liquidazione da anni, ma appare ancora tra i soci di Mater-BI con una quota del 35%, analoga a quella di NB Renaissance. Il resto del capitale di Mater-BI è distribuito tra vari altri soci privati e non, tra cui Berger trust.
Il rafforzamento di Versalis nel capital di Novamont è finalizzato a rafforzare l’impegno delle due società nella joint venture paritetica Matrìca spa, costituita appunto da Versalis e Novamont a Porto Torres (Sassari) nel 2011 e specializzata nella produzione di bioprodotti da fonti rinnovabili. Matrica ha chiuso il 2020 con 12 milioni di euro di ricavi, un ebitda negativo di 23 milioni e un debito finanziario netto di 12,1 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Adriano Alfani, amministratore delegato Versalis, ha commentato: “Lo sviluppo della chimica da fonti rinnovabili, di cui la jv Matrìca rappresenta un importante esempio, è uno dei pilastri della strategia di Versalis, in linea con il percorso di transizione energetica che sta portando avanti Eni. Questo accordo con Novamont parte dall’idea che l’Italia, nel campo della chimica da fonti rinnovabili e della bioeconomia circolare, possa giocare un ruolo chiave a livello internazionale. Il rafforzamento della partnership tra Versalis e Novamont unisce le grandi competenze tecniche e di mercato delle due società, e consentirà di accelerare lo sviluppo di tecnologie, filiere e competitività”.
Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont, ha aggiunto: “Novamont è pioniere e leader nel settore dei biochemical e delle bioplastiche avendo contribuito a costruire la piattaforma italiana di bioeconomia circolare e una serie di tecnologie integrate alla base dei suoi impianti nei territori. Questo accordo rafforza le sinergie tra Novamont e Versalis nella chimica verde, facendo leva su quanto realizzato fino ad ora per massimizzarne le opportunità. La jv Matrìca rappresenta oggi una piattaforma di chimica da fonti rinnovabili a livello industriale, con impianti e prodotti unici nel loro genere sui quali si può ulteriormente costruire in termini di tecnologie, prodotti e progettualità che guardano anche ai settori dell’agricoltura, dell’energia e dei bioprodotti. Questo aspetto è particolarmente rilevante in questo momento in cui il nostro Paese deve accelerare la transizione ecologica in maniera decisa facendo leva su settori in cui possa vantare una posizione di leadership”.
Novamont ha sede a Novara, stabilimenti produttivi a Terni, Bottrighe (Rovigo) e Patrica (Frosinone) e laboratori di ricerca a Novara, Terni e Piana di Monte Verna (Cesena). Il gruppo è inoltre attivo all’estero con sedi in Germania, Francia, Spagna e Stati Uniti e con un ufficio di rappresentanza a Bruxelles e conta su una rete di distributori in oltre 40 Paesi. Con più di 600 dipendenti, il gruppo ha chiuso il 2020 con un fatturato di circa 287 milioni di euro e investimenti costanti in attività ricerca e sviluppo (5% del fatturato, più del 20% delle persone dedicate). Nel gennaio di 2021 il gruppo Novamont ha acquisito la norvegese BioBag International, gruppo leader a livello mondiale nello sviluppo, produzione e commercializzazione di applicazioni biodegradabili e compostabili certificate (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso ottobre, infine, Novamont si è assicurata un finanziamento da 100 milioni di euro, assistito da garanzia green di SACE all’80% ed erogato da Crédit Agricole Italia, anche nel ruolo di banca agente, Banco BPM, Intesa Sanpaolo e UniCredit (si veda altro articolo di BeBeez).